In occasione del dibattito sull’autonomia differenziata “la Sicilia interverrà con forza per far valere finanziariamente il principio dell’insularità. Principio che prevede l’obbligo dello Stato di intervenire per rimuovere quelle distonie dovute alla marginalizzazione geografica con interventi economici di rilievo. Non possono essere certo i 10 milioni messi nell’ultima Finanziaria che lasciano il tempo che trovano. Lo dico al Governo, perché il mio compito è tutelare i diritti dei siciliani”. A dirlo a Rapallo, intervenendo al 52esimo convegno nazionale dei Giovani imprenditori di Confindustria, è stato il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani.
Testo migliorato ma saremo rigorosi
“In Conferenza Stato-Regioni ho dato l’assenso perché il testo era stato migliorato, era previsto il voto parlamentare e non più delle commissioni. Una valutazione omogenea e articolata dei Lep (livelli essenziali delle prestazioni) che devono essere spalmati in maniera uniforme in tutto il Paese. Questo perché sono diritti non negoziabili. Su questo noi saremo molto rigorosi e vigili. Va valutato l’intero percorso, se sarà rispettato daremo l’assenso finale. Sarà una valutazione in progress”. A dirlo è stato il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, al convegno nazionale dei Giovani imprenditori di Confindustria. Convegno in corso a Rapallo, parlando dell’autonomia differenziata.
Autonomia speciale non c’è più
“L’Autonomia speciale siciliana non c’è più, è stata devastata dai precedenti governi della storia. Non c’è nei fatti”. A dirlo, intervenendo a Rapallo, al 52esimo convegno nazionale dei Giovani imprenditori di Confindustria, è stato il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani. La sua replica in un animato botta e risposta al collega della Lombardia, il leghista Attilio Fontana, sulla riforma dell’autonomia differenziata.

