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Bambina morta a Palermo, eseguita l’autopsia ma i dubbi rimangono: si indaga ancora

Bambina morta a Palermo, eseguita l’autopsia ma i dubbi rimangono: si indaga ancora
Policlinico di Palermo – Facebook

Serviranno ulteriori esami per chiarire la dinamica del decesso della piccola.

Nelle scorse ore è stata eseguita l’autopsia sul corpo della bambina di 11 anni, affetta da epilessia e tetraplegica, morta lo scorso sabato all’ospedale Buccheri La Ferla di Palermo.

Sono ancora tanti, però, gli aspetti da chiarire del misterioso decesso, compresi la natura dei segni sul collo della piccola al momento dell’arrivo in ospedale e le tracce di benzina ritrovate sui vestiti.

L’autopsia sulla bambina morta a Palermo

Sembra che l’esame non abbia chiarito la causa del decesso della piccola affetta da epilessia ed encefalite. Di conseguenza, saranno necessari ulteriori accertamenti, come gli esami istologici, per avere una ricostruzione più chiara della tragedia che ha sconvolto Palermo.

L’autopsia è stata eseguita all’istituto di medicina legale del Policlinico del capoluogo regionale. Prima erano state eseguite anche una tac e una risonanza magnetica sul cadavere.

Misteri, dubbi e indagini

Rimangono ancora molti dubbi sulla morte della bambina, che neanche l’autopsia eseguita a Palermo ha permesso di chiarire. Nel registro degli indagati figura il nome della madre della piccola, con l’ipotesi di reato di omicidio colposo: si tratta di un atto dovuto per permettere una serie di accertamenti sull’accaduto. La madre, il compagno e il padre della vittima sono stati sentiti dal Tribunale dei Minorenni.

È stato nominato un consulente per eseguire accertamenti sul telefono della madre, che pare fosse in casa con i quattro figli – tutti minorenni – e senza il compagno. La donna avrebbe portato la piccola in ospedale dopo una forte crisi e lì i medici avrebbero notato segni al collo – potenzialmente provocati dalla madre durante i primi tentativi di soccorso – e i vestiti sporchi di benzina. Quest’ultimo dettaglio anomalo ancora al vaglio degli inquirenti.

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