Poche zone di sosta per gli autotrasportatori nelle autostrade

Troppe poche aree di sosta nelle autostrade italiane, un rischio per gli autotrasportatori

Troppe poche aree di sosta nelle autostrade italiane, un rischio per gli autotrasportatori

Redazione  |
martedì 18 Luglio 2023

Fare l'autotrasportatore come mestiere non è una passeggiata di per sé, ma quando le infrastrutture non sono in condizione almeno sufficiente diventa ancora più complicato

Fare l’autotrasportatore come mestiere non è una passeggiata di per sé, ma quando le infrastrutture non sono in condizione almeno sufficiente diventa ancora più complicato. Da Ruote Libere arriva una segnalazione importante, ovvero che in alcune parti delle autostrade italiane mancano aree di sosta e i camionisti sono costretti a riposare (è previsto il riposo forzato dopo un totale di ore di guida) fermandosi in corsia di emergenza.

Un pericolo non solo per la loro incolumità, ma essendo l’autostrada un luogo condiviso con altri mezzi, questo deficit mette a rischio anche gli altri.

La denuncia

“La situazione che sono costretti a vivere gli autotrasportatori in queste giornate è al limite della decenza. L’assenza di una rete infrastrutturale adeguata che possa garantire il rispetto dei tempi di riposo in sicurezza sta portando a scene inaccettabili con autisti costretti ad effettuare la sosta obbligatoria sui loro mezzi fermi nelle corsie di emergenza delle autostrade”. A denunciare il fatto è la presidente di Ruote Libere, Cinzia Franchini.

“È evidente che sostare nella corsia di emergenza è vietato e molto pericoloso, ma lo è anche non fermarsi per la sosta breve o per la sosta lunga”, continua Franchini. “Purtroppo però, come denunciamo da anni, le autostrade sono quasi totalmente sprovviste di aree di sosta adeguate e dedicate agli autotrasportatori e spesso i parcheggi degli autogrill sono pieni. Se a questo si aggiungono la miriade di cantieri che dilatano a dismisura i tempi del viaggio, a chi è alla guida del camion non resta che uscire dalle colonne e fermare il mezzo nel punto in cui si trova. Parliamo di una realtà con la quale gli autotrasportatori devono fare i conti tutto l’anno ma d’estate il problema diventa insostenibile. Ad aggravarlo ulteriormente sono poi i divieti di circolazione che, come nel caso di questa settimana di luglio, accorciano la settimana di lavoro ad appena 4 giorni a causa dello scattare del fermo dalle ore 16 di venerdì”.

“Autotrasportatori sotto stress e costretti a concentrare i trasporti su 4 giorni, finiscono per mettere a repentaglio la loro incolumità e quella di tutti gli utenti della strada, come il moltiplicarsi di incidenti di questi giorni drammaticamente dimostra”, aggiunge la presidente di Ruote Libere. “In attesa che i gestori autostradali, sollecitati dal Governo, si decidano di offrire aree di sosta adeguate, chiediamo che almeno lo stop del venerdì nei mesi estivi venga eliminato”.

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