“Il porno è una professione riconosciuta e non voglio essere offesa da nessuno. Tutti i lavori meritano rispetto e anche il porno è una forma di arte. Le scene che ho girato le ho sempre fatte nel mio tempo libero o quando ero in ferie”. Si difende così Benedetta D’Anna, la banchiera licenziata per aver girato un film a luci rosse.
La D’Anna, davanti alle telecamere di Controcorrente, la trasmissione di Rete 4, ha raccontato la sua esperienza: “Sono una mamma single – ha spiegato – e devo ammettere si è palesata l’esigenza di aumentare il guadagno: con il Covid il mio business ha avuto un exploit e in banca sembravano prendere coscienza di questa mia attività diventando anche fruitori in prima persona della mia piattaforma. Alcuni video ‘personalizzati’ sulla piattaforma sono stati chiesti anche da colleghi di lavoro“. CLICCA QUI PER VEDERE LE FOTO E SU PAGINA SUCCESSIVA

