Basicò, il bilancio del sindaco a un anno dalla sua elezione - QdS

Basicò, il bilancio del sindaco a un anno dalla sua elezione

redazione

Basicò, il bilancio del sindaco a un anno dalla sua elezione

giovedì 28 Ottobre 2021

Filippo Gullo al QdS: “Lavoriamo in sinergia con le forze sane del Paese e le istituzioni sovracomunali per agevolare e incentivare le attività imprenditoriali, sempre attenti alla sostenibilità”

BASICÒ (ME) – A un anno dall’elezione a primo cittadino del Comune di Basicò, incarico già ricoperto dal 2005 al 2015, Filippo Gullo racconta al QdS quanto fin qui svolto e i progetti per il futuro del borgo collinare.

Su quali attività si è incentrato il lavoro dell’Amministrazione nel primo anno appena trascorso?
“Abbiamo verificato le somme in Bilancio sia del pregresso finanziario che di quello attuale per spendere tutti quelli che sono i fondi destinati agli investimenti, che poi si tramutano in servizi ai cittadini. Abbiamo verificato che nel corso degli anni precedenti non c’è stata un’attività corretta di recupero di quello che era l’evaso tributario e non c’è stata una corretta gestione di quelle che erano le risorse destinate a investimenti che normalmente lo Stato e la Regione danno ai Comuni per il territorio, quindi già in sede di assestamento di bilancio, a novembre 2020, abbiamo impegnato e speso a vantaggio degli abitanti e delle economie locali circa 110.000 euro per la manutenzione di infrastrutture quali acquedotto, fognatura, viabilità e altre piccole opere di supporto al territorio e quest’anno abbiamo potuto impegnare altre somme per la realizzazione di piccole opere sul territorio anche con finanziamenti che abbiamo ottenuto dalla Regione e dallo Stato. Stiamo inoltre lavorando per cercare di intercettare bandi che consentano di potere avere ulteriori finanziamenti”.

Qual è la condizione del tessuto economico nel Comune?
“Basicò, come tutti i paesi collinari, ha vissuto e vive il dramma dell’emigrazione soprattutto giovanile, le attività in loco sono piccole attività commerciali, ma ci sono anche delle realtà importanti nell’ambito della produzione lattiero-casearia, mi riferisco alla produzione della provola di Basicò, che è un’eccellenza conosciuta in tutta la regione. Vi è poi l’Associazione nazionale Città dell’Olio, alla quale abbiamo aderito, in quanto abbiamo un’importante azienda olivicola che produce un olio biologico qualitativamente molto elevato con una filiera produttiva che va dalla raccolta fino alla molitura e all’imbottigliamento e questo consente attraverso questa attività imprenditoriale di veicolare il paese fuori dai confini comunali”.

Dal punto di vista sociale quali problemi si riscontrano?
“Siamo un paese con una popolazione anziana, quindi cerchiamo di garantire i servizi attraverso nostro personale, cooperative e servizio civile e soprattutto abbiamo attivato il taxi amico per il trasporto di anziani e disabili altrimenti impossibilitati presso studi medici e laboratori di analisi fuori dal comune”.

Per quanto riguarda la cultura, invece, quali iniziative si stanno intraprendendo?
“Stiamo cercando di rivitalizzare il palazzo Baronale che è un polo culturale provvisto di sala convegni, biblioteca e museo e che vorremmo implementare in modo tale da creare anche un attività di movimentazione turistica, magari mettendo a sistema il nostro paese con i paesi limitrofi e quindi creare itineranti tra i vari punti culturali e d’interesse della zona”.

Quali interventi sono necessari per il miglioramento delle condizioni di vita nel comune?
“Il Comune può garantire servizi, infrastrutture, può portare avanti tutta una serie di logiche di sviluppo tese ad attirare quanti potrebbero avere interesse a insediare attività nel paese. È chiaro che il comune non crea posti di lavoro, ce la metteremo tutta in sinergia con tutte le forze sane del paese e con le istituzioni sovracomunali perché si possa creare un qualcosa che possa agevolare e incentivare l’attività imprenditoriale con particolare riferimento ovviamente a quello che uno sviluppo sostenibile e compatibile con nostro territorio, quindi penso all’agricoltura, all’allevamento, alla produzione casearia, ma anche a un tipo di turismo legato ai beni ambientali e culturali, che possa vederci un po’ più sereni nel garantire una fonte di reddito a chi decide di rimanere o di investire nel paese”.

Luca Basilio Bucca

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