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La battaglia navale di Palermo

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La battaglia navale di Palermo

Giovanni Pizzo  |
sabato 03 Dicembre 2022

Gli ex alleati di Governo Toninelli e Trenta hanno isolato Salvini durante l'udienza del processo Open Arms. Il ministro rischia parecchio.

Nella politica italiana irrompe una battaglia navale che va avanti da tempo nelle acque di Sicilia. Epigona della battaglia al largo delle Egadi, tra Romani e Cartaginesi, anche se l’ammiraglio Salvini, a processo per Open Arms, si immagina più come un Sebastiano Mocenigo, al comando della flotta cristiana che fermò gli ottomani a Lepanto.

Gli ex alleati, Toninelli e Trenta – vatti a fidare degli alleati rimugina Salvini, oggi di nuovo con i galloni della Guardia Costiera – lo hanno isolato durante l’udienza. Noi non centravamo, non fu una decisione collegiale quella di non fare sbarcare i naufraghi pescati da Open Arms. E che fossero naufraghi viene evidenziato da un video spuntato a sorpresa da un sommergibile italiano.

Salvini ha un sentore da Getsemani, anche qui i denari sono Trenta, e lui rischia parecchio in questo processo. La Meloni, se fosse condannato, probabilmente prima dell’estate, potrebbe solo – nel suo ruolo di Governo – assumere le posizioni di Pilato. A coloro che invocano stabilità, impauriti dalla inflazione e dalla disperazione del ceto medio, offrirà un quesito. Volete Salvini o Barabba Renzi?

Si sa cosa pensa la folla in questi moment. La paura fa strage di discepoli, rinnegò pure Pietro, figurati il dubbioso Giorgetti. La profezia è plausibile, se non certa, un Matteo crocifisso sull’altare della governabilità, ed un altro Matteo che recupera manipoli di momentaneo sostegno alla Pax Romana de Roma. Ci sarà una finanziaria molto difficile da varare l’anno prossimo e la maggioranza deve rinforzarsi, lo sta facendo pure adesso, per scongiurare agguati e fughe.

È prevedibile breve crisi politica a luglio e rimpasto. Con un nuovo ministro Guardiaporti, probabilmente un ammiraglio vero, di quelli usciti dalla Vespucci, e non da ampolla del Po. Il prossimo vice premier Giorgetti assicurerà una buona parte dei voti padani, mentre i deputati leghisti del Sud si riscopriranno moderati, come le loro vere nature.

Fantapolitica? Quasi una banale normalità dopo il fantastico mondo di Oz della scorsa legislatura. Per il Quirinale quasi ordinaria amministrazione da Pentapartito. La Meloni potrà continuare il suo cammino fino alle Europee. Poi si vedrà.

Così è se vi pare.

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