Siglato l'accordo tra UniCredit e BEI, altri 250 milioni per Pmi e MidCup

Accordo UniCredit-BEI, 250 milioni per finanziare le Pmi

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Accordo UniCredit-BEI, 250 milioni per finanziare le Pmi

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giovedì 24 Dicembre 2020

Con i nuovi fondi potranno essere finanziati nuovi progetti, ma si potrà pure coprire il fabbisogno di capitale circolante.

UniCredit e Banca Europea per gli Investimenti (BEI) mettono a disposizione nuove risorse per garantire la tenuta dell’economia colpita dagli effetti della pandemia e stimolare la ripresa. Il nuovo fondo farà salire a 500 milioni la quota destinata ai prestiti. Potranno beneficiarne Pmi e MidCap italiane, in tutti i settori produttivi. Un’attenzione speciale è riservata poi al Mezzogiorno, con un accordo tra BEI e FEI (Fondo Europeo per gli Investimenti) che rende possibili ulteriori agevolazioni.

L’accordo e i destinatari

L’accordo appena siglato prevede che BEI fornisca a UniCredit e UniCredit Leasing altri 250 milioni di euro dedicati alle imprese MidCap (tra 250 e 3.000 dipendenti). La banca si è impegnata a raddoppiare tale importo con fondi propri, per un totale quindi di 500 milioni di prestiti. 

La nuova linea di credito, finalizzata a fronteggiare l’emergenza in corso, prevede sia il finanziamento di nuovi progetti d’investimento, sia la copertura del fabbisogno di capitale circolante, per supportare il tessuto economico italiano in questo difficile momento storico.

Gli interventi sono destinati ad aziende localizzate su tutto il territorio nazionale e attive in tutti i settori produttivi: agricoltura, artigianato, industria, commercio, turismo e servizi. 

Sarà possibile finanziare il capitale circolante necessario per l’attività operativa e gli investimenti in beni materiali e immateriali; rimangono escluse dall’accordo le sole operazioni puramente finanziarie e/o immobiliari. 

I criteri di ammissibilità

I finanziamenti potranno avere durata fino a 12 anni con un valore massimo di fondi BEI di 12,5 milioni in caso di progetti di investimento o circolante con valore inferiore a 25 milioni di euro. E fino al 50% per progetti di investimento il cui valore sia compreso tra 25 e 50 milioni. 

BEI e UniCredit hanno concordato per questa linea di credito criteri di ammissibilità straordinari a favore delle imprese. In particolare, è possibile il finanziamento del capitale circolante, comprese le retribuzioni, gli oneri fiscali, i contributi previdenziali, le spese amministrative e altri costi operativi nonché le linee di credito multifunzionali, anche se si tratta di proroga o rinnovo di prestiti di capitale circolante. 

La linea di credito si integra con le misure agevolative del Decreto Liquidità, prevedendo la possibilità di abbinare ai fondi BEI, laddove vi siano i requisiti, anche la garanzia diretta del Fondo di Garanzia per le PMI o di SACE (la società assicurativo-finanziaria a partecipazione pubblica specializzata nel sostegno a export e internazionalizzazione). 

BEI, 1,2 miliardi di euro per le imprese nel 2020

In un anno caratterizzato dalla pesante crisi che ha interessato le economie mondiali a causa della pandemia Covid, BEI ha reso disponibili risorse che hanno consentito e consentiranno a UniCredit, grazie anche ai fondi propri dalla banca, di erogare circa 1,2 miliardi di euro di finanziamenti a favore delle imprese italiane da inizio 2020. 

Sul totale, quasi 800 milioni sono risorse destinate essenzialmente al sostegno della liquidità delle Pmi e MidCap italiane per far fronte all’emergenza. La collaborazione tra le due istituzioni è continuata nel corso del 2020 anche con alcuni focus: l’innovazione, il sostegno delle imprese che si digitalizzano e l’imprenditoria femminile. 

BEI e FEI per il Mezzogiorno

Un’attenzione particolare al territorio è dimostrata dallo specifico accordo con BEI per sostenere le imprese della Regione Lazio, la quale interverrà anche con un contributo autonomo. Così come dall’accordo in essere con BEI e il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) – “SME INITIATIVE”, strumento agevolato volto a favore delle imprese situate nelle Regioni del Mezzogiorno di Italia (Sicilia, Calabria, Campania, Puglia, Basilicata, Molise, Abruzzo e Sardegna) con finanziamenti a condizioni favorevoli.

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