Ieri al Palazzo della Cultura convegno sul futuro della mobilità nell’area metropolitana. Bellavia: “Occorre integrare i servizi”
CATANIA – Alcuni passi avanti compiuti ma tanti altri ancora da compiere per l’integrazione del trasporto nell’area metropolitana. A dirlo è l’amministratore unico della Amts di Catania, Giacomo Bellavia, in occasione del convegno sul futuro metropolitano, tenutosi ieri al Palazzo della Cultura. Un’occasione per fare il punto sul sistema attuale di trasporto pubblico nell’ottica metropolitana, e sulle necessità di una gestione unificata e integrata per efficientare il servizio. “Non siamo ancora all’eccellenza, sia per quel che riguarda le singole aziende ma soprattutto per la mancanza o l’isufficienza di integrazione e di coordinamento da parte degli enti pubblici”.
C’è ancora molto da fare, dunque, per il presidente dell’azienda metropolitana di trasporto e sosta. “C’è l’esigenza di integrare i servizi tra le aziende di trasporto – prosegue Bellavia – e c’è l’esigenza, soprattutto, che vi sia un’autorità unica e dettare le linee chiare su come servire l’area metropolitana della città”. Lo scollamento tra le varie società che si occupano di trasporto si traduce, secondo Bellavia, in servizi non puntuali per gli utenti, oltre a disperdere in mille rivoli i contributi pubblici. “Molte volte c’è uno scollamento tra gli operatori – continua. Le linee che entrano in città vengono effettuate inopportunamente con servizi di tipo extraurbano; invece bisogna potenziare le linee urbane a livello di trasporto su gomma, di metropolitana e di rete ferroviaria, considerato che Trenitalia ha tante stazioni all’interno della città che vengono usate pochissimo”.
Integrazione dei servizi la parola d’ordine
Parola d’ordine per il prossimo futuro è dunque l’integrazione. Per rendere il servizio migliore e, di conseguenza, più rispondente alle esigenze dell’utenza e, non ultimo, rappresentare veramente un’alternativa all’auto privata. Qualche miglioramento però c’è stato dal punto di vista dell’integrazione dei servizi. “Purtroppo però – precisa Bellavia – l’iniziativa è stata presa autonomamente dalle aziende di trasporto, senza una guida unica. Finora, i passi avanti sono stati legati alla buona volontà nostra e dei dirigenti di Fce – sottolinea il presidente dell’Amts – ma le scelte devono essere strutturate e governate. Non basta la buona volontà delle aziende, ma servono decisioni superiori a livello ministeriale e regionale”. Che è quello che si chiede e che l’approvazione del Pums potrebbe portare. “Oggi, con l’adozione del Pums qualcosa migliorerà – chiosa Bellavia; tra l’altro è prevista un’agenzia della mobilità che dovrà operare come regia unica. Ma dobbiamo certamente migliorare e la Regione deve intervenire per modificare il piano dei trasporti ed evitare che i comuni con poche risorse non siano in grado di offrire un servizio efficiente”.
Nel frattempo, si lavora alle linee urbane e, in particolare, a quelle veloci. Anche se la “crisi istituzionale” del Comune di Catania, privo di guida politica e con il commissario revocato dopo il parere dall’avvocatura Regionale, hanno rallentato l’iter. Per la realizzazione del Brt 2, ad esempio, il più atteso degli autobus veloci che percorrerà l’asse dei viali, collegando la città in direzione Est-Ovest.
“Abbiamo avviato tutto, abbiamo terminato la progettazione definitiva, abbiamo fatto tutte le consultazioni del caso con le categorie – dice Bellavia -. Con il commissario Portoghese avevamo definito un percorso di approvazione. Oggi, purtroppo, questo stop ci preoccupa e non ci mette nelle condizioni di continuare il percorso. Spero che il nuovo commissario – conclude – nei pochi mesi che rimangono, possa prendere contezza di quanto fatto e dare il via libera per portare in gara il Brt 2”.