Ornella Zocco si difende dalle accuse della Procura di Firenze: "Non farei mai del male a nessuno. Cerco di rallegrare con poco e molte mamme mi ringraziano per l'intrattenimento che offro ai loro figli"
“Bello pazzerello” è il videoclip di Ornella Zocco e Benny G. che ha riscosso grandissimo successo sul web. Ma l’influencer Ornella Zocco è adesso accusata di aver pubblicato contenuti pericolosi su TikTok. La Procura di Firenze ha disposto il sequestro dei suoi account e degli strumenti utilizzati per le trasmissioni. E lei, emotivamente colpita da questa “bufera”, rilascia un’intervista esclusiva al QdS per spiegare la sua verità.
Signora Zocco, la Procura la accusa di aver pubblicato dei video pericolosi su TikTok. Esattamente, in cosa consisteva questa challenge? E soprattutto, come l’ha conosciuta?
Nel mandato di perquisizione non viene menzionato un video in particolare, ma si fa riferimento genericamente ad alcune challenge fatte da me e da questo utente di origine asiatica. Ho conosciuto questo tik toker grazie ai miei fans che già lo conoscevano e che mi chiedevano di imitarlo in alcune sue esibizioni.
Può capitare di commettere azioni negative con leggerezza, senza pensare alle loro possibili ripercussioni. Lei era consapevole di commettere un reato?
No, assolutamente, io consapevolmente non farei mai del male a qualcuno, né tantomeno un reato. Anzi ritengo che i miei video, quasi 3.500, siano divertenti e cercano di rallegrare con poco, e questo l’ho visto con i miei occhi e lo sento dire anche a molte mamme che mi ringraziano per l’intrattenimento che offro ai loro figli. Io faccio cose semplici, quando faccio la live mi vesto, mi trucco e gioco in tanti modi con i bambini, io da una parte dello schermo e loro dall’altra, e soprattutto ballo sempre il mio “Bello è come me pazzerello!”.
Il web e la popolarità possono dare gloria e, improvvisamente, disonore. Nelle ultime ora sono stati tanti i commenti negativi nei suoi confronti. Qual è il suo stato emotivo adesso?
Quando ci penso piango, sto male quando penso ai ragazzi, soprattutto a quei ragazzi speciali che aspettavano me per giocare in live o nelle videochiamate. E sto male anche quando penso a come alcuni mi stanno descrivendo, peggio di un mostro capace di cose orribili, cose che chi mi conosce non potrebbe mai pensare su di me. Cerco di trovare la forza nelle persone che mi sono vicine e nella gente che mi sta difendendo nei social.
Com’è nato il progetto di “Bello pazzerello”?
Il progetto è nato grazie a Benny G e a sua mamma Dora. Benny è una mia fan e un pomeriggio, mentre parlavamo in videochiamata, abbiamo pensato di fare una canzone insieme, e così mi hanno fatto conoscere la casa discografica con cui Benny già collaborava e da lì è partito il progetto.
Molti genitori si dicono preoccupati per l’uso dei social che coinvolge anche i minori. Anche lei è una mamma, cosa ne pensa?
Penso che il ruolo di mamma o comunque di genitore non è mai stato così difficile come oggi. I genitori hanno l’obbligo di vigilare su tutto quello che fanno i figli minorenni, e se consenti loro di usare i social o anche solo internet, allora giocoforza devi controllare e monitorare quello che fanno con il telefono, con il tablet o col pc. È un lavoro duro ma a cui non ci si può sottrarre.
Le sono stati sequestrati profili TikTok, cellulare e pc. Ma nulla le impedisce di creare degli account nuovi e di riprendere il suo progetto da dove è stato interrotto. Si iscriverà nuovamente su TikTok?
Il pc non l’hanno sequestrato perché non ne ho, e quindi non è stato possibile nemmeno fare la perquisizione informatica. Non mi iscriverò di nuovo a TikTok perché io sono già iscritta, ho già un profilo con i miei contenuti, e quindi preferisco avere fiducia nella giustizia e confidare quindi nel fatto che possa riavere al più presto il mio account e il mio cellulare.
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