Addio a Papa Ratzinger: dove vedere la diretta dei funerali

Addio a Papa Ratzinger: dove vedere la diretta dei funerali

Addio a Papa Ratzinger: dove vedere la diretta dei funerali

epmedia |
giovedì 05 Gennaio 2023

Dalle ore 9.30 piazza San Pietro ospiterà le esequie. A presiedere la cerimonia Papa Francesco. Segui la diretta e i passaggi dopo i funerali

Oggi, giovedì 5 gennaio, alle ore 9.30 piazza San Pietro ospiterà i funerali di Joseph Ratzinger, Papa Emerito Benedetto XVI. A presenziare la cerimonia sarà Papa Francesco, un evento raro ma non unico nella storia della Chiesa.

Dove seguire la diretta i funerali del papa emerito in tv e in radio

Rai 1 dedicherà l’intera mattina all’evento, a partire dalle 8.30 con il Tg1 e Rai Vaticano. In studio, Giorgia Cardinaletti, mentre la telecronaca da piazza San Pietro sarà curata da Ignazio Ingrao e Giuseppe Lavenia.

Dalle 9.00 diretta dei funerali, inoltre, nello Speciale di RaiNews24 con ospiti e inviati – che sarà tradotto anche nella Lingua dei Segni Italiana – e su RaiNews.it.

Anche Tv2000 e Radio inBlu2000 trasmetteranno in diretta la Messa per le Esequie del Papa emerito Benedetto XVI. Su Tv2000 la diretta parte alle 8.30 con lo speciale della trasmissione “Il Diario di Papa Francesco” che introduce anche la recita della preghiera del Rosario per Benedetto XVI alle ore 8.40.

Oggi in Vaticano non è giornata di lutto

I passaggi dopo le esequie

Funerali quasi da papa per Benedetto XVI. Con aggiustamenti poiché c’è il Papa regnante. In Vaticano oggi non sarà giornata di lutto ma i dipendenti, previa richiesta ai superiori, potranno prendere parte alle esequie funebri di Benedetto XVI che si dimise quasi dieci anni fa.

Dove viene condotta la bara dopo i funerali

La bara con le spoglie del Papa emerito uscirà dalla Basilica del Vaticano alle 8.50 per permettere la recita del rosario dei fedeli, quindi seguirà la liturgia. Al termine dei funerali, le spoglie di Ratzinger verranno portate nelle Grotte vaticane, nella tomba che fu di Giovanni Paolo II.

Il rito particolare prima della sepoltura

Con un rito particolare verrà messa una fettuccia intorno alla bara di cipresso con i sigilli della Casa pontificia, e dell’Ufficio delle celebrazioni liturgiche. La bara di cipresso, quella utilizzata ai funerali, verrà quindi messa in una di zinco poi in una cassa di legno per la sepoltura nelle Grotte vaticane.

Papa Francesco ai funerali di Ratzinger, non è la prima volta per un regnante alle esequie di un emerito

Prima di lui Papa Pio VII. Celebrò le esequie di Pio VI, morto in esilio a Valence nel 1799 prigioniero di Napoleone

Un avvenimento raro ma non unico nella storia della Chiesa. L’agenzia Sir, citando Andrea Tornielli di Vatican news, ricorda il caso di Pio VI, che dopo essere morto in esilio a Valence nel 1799 prigioniero di Napoleone, ebbe funerali solenni tre anni dopo, quando le sue spoglie vennero riportate a Roma: le esequie furono celebrate da Pio VII, nella basilica di San Pietro, nel 1802. 

Il defunto, al secolo Giannangelo Braschi (Cesena 1717 – Valence 1799), eletto pontefice nel 1775, dopo un lungo regno morì in esilio in Francia, prigioniero di Napoleone.

Le esequie si svolsero a Valence, subito dopo la morte, mentre i “novendiali” (i nove giorni di messe di suffragio prima dell’inizio delle votazioni in conclave) si tennero a Venezia, nella città in cui i cardinali si erano riuniti per eleggere il successore. 

Pio VII, eletto il 14 marzo 1800, volle riavere a Roma le spoglie del predecessore, che furono riesumate nel dicembre 1801 e viaggiarono da Valence a Marsiglia e di qui, via nave, verso Genova. Sbarcata in Italia, la salma del Pontefice esiliato iniziò un pellegrinaggio trionfale, con solenni esequie celebrate a ogni tappa. Il 17 febbraio 1802 avvenne “il magnifico ingresso trionfale a Roma”, con i cardinali che attesero le spoglie a Ponte Milvio. La solenne cerimonia funebre venne celebrata in San Pietro in presenza di Papa Pio VII.

I resti di Pio VI non ebbero però pace: il cuore e i precordi del defunto furono riportati a Valence, su richiesta esplicita del governo di Parigi, con un lungo viaggio di ritorno attraverso varie tappe in Francia nel 1802. Ma nel 1811 il cuore fu nuovamente riportato a Roma.

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