La tanatoprassi su Papa Benedetto e Pelè: cos'è e come funziona

Cos’è la tanatoprassi, tecnica utilizzata per “conservare” le salme di Papa Ratzinger e Pelè

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Cos’è la tanatoprassi, tecnica utilizzata per “conservare” le salme di Papa Ratzinger e Pelè

Redazione  |
martedì 03 Gennaio 2023

Come è possibile esporre pubblicamente un cadavere senza che questo si deteriori? Ecco cosa è e come funziona la tanatoprassi

l corpo di Benedetto XVI, il Papa emerito Joseph Ratzinger, morto il 31 dicembre a 95 anni, prima dell’esposizione in Vaticano, è stato sottoposto alla tanatoprassi, un trattamento speciale che permette di preservare – per un lasso di tempo da 10 a 15 giorni – l’aspetto e i tessuti del defunto. Stesso procedimento utilizzato anche per il corpo di Pelè, venuto a mancare lo scorso 29 dicembre, la cui salma è stata esposta per alcuni giorni nello stadio del Santos, in Brasile, prima dei funerali. Ma cos’è la tanatoprassi e perché è stata necessaria?

Cosa è la tanatoprassi

Si tratta di una specie di “imbalsamazione temporanea”, che diventa necessaria quando la salma deve essere esposta pubblicamente.

Chi ha “imbalsamato” il papa emerito Bendetto XVI

Il corpo di Benedetto XVI sarà esposto nella basilica di San Pietro fino a 5 gennaio, il giorno in cui saranno celebrati i funerali: a trattarlo con la tanatoprassi è stato un team di medici guidato dal dottor Andrea Fantozzi, presidente dell’Associazione Italiana di Tanatoprassi (Ait) e l’Istituto Nazionale Italiano di tanatoprassi (Init).

Come avviene la tanatoprassi

La tecnica viene definita, sul portale dell’Init, un trattamento “post-mortem” che “consiste nella cura igienica di conservazione del corpo dopo la morte, ma è soprattutto un trattamento che ha lo scopo di realizzare un processo altamente igienico nel settore funerario e cimiteriale”.

Il corpo nelle ore successive alla morte, subisce una veloce trasformazione: la fuoriuscita di liquidi organici e di vapori nauseanti rendono la veglia funebre più traumatica e, anche, potenzialmente pericolosa.

A cosa serve il trattamento della tanatoprassi

La tanatoprassi serve per evitare questa situazione: “ciò è possibile tramite un’iniezione nel sistema arterioso di un fluido conservante e da una serie di cure estetiche che consentono di conservare un’immagine integra della persona cara, eliminando così per alcune settimane il processo di decomposizione“.

La tanatoprassi garantisce il “ritorno in polvere del corpo” in polvere del corpo in un tempo massimo di 10 anni (mentre, normalmente, senza alcun trattamento, ci vogliono circa 40 anni, in alcuni casi anche 80).

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