Biblioteca di Corleone, inaugurata una sezione donne - QdS

L’8 marzo di Nuccia Albano, inaugurata sezione donne alla Biblioteca comunale di Corleone

L’8 marzo di Nuccia Albano, inaugurata sezione donne alla Biblioteca comunale di Corleone

Redazione  |
mercoledì 08 Marzo 2023

In occasione della Giornata internazionale della donna 2023, la rappresentante dell'Assessorato alla Famiglia e alle Politiche sociali ha inaugurato una nuova area culturale.

L’assessore regionale alla Famiglia e alle politiche sociali, Nuccia Albano, ha inaugurato questa mattina, in occasione della celebrazione dell’8 marzo, nella Biblioteca comunale di Corleone una sezione interamente dedicata alle donne.

“Oggi celebriamo la Giornata internazionale delle donne – dichiara Albano – puntando lo sguardo al futuro: sono ancora tante le conquiste da raggiungere per un mondo davvero basato sull’uguaglianza. Costituire una sezione dedicata alle donne vuol dire poter dare testimonianza alle giovani generazioni, e non solo, dei diritti fin qui raggiunti e di ciò che il sesso femminile rappresenta e può rappresentare nel futuro”.

8 marzo, nasce la sezione donne della Biblioteca di Corleone

L’esponente del governo Schifani, affiancata dall’assessore alle Politiche sociali del Comune di Corleone, Giovanna Gaballo, ha partecipato anche all’incontro “8 marzo, donne e politiche sociali”, a cui ha preso parte anche il sindaco del Comune del Palermitano, Nicolò Nicolosi.

“Occorre lavorare tutti insieme – ha concluso l’assessore Albano – per proseguire il percorso storico iniziato dalle manifestazioni operaie: dobbiamo impegnarci contro tutte le forme di sfruttamento e violenza nei confronti delle donne, in qualsiasi campo e settore della vita familiare e sociale. Il nostro impegno, nel pieno spirito della Costituzione, è volto alla rimozione di tutti gli ostacoli che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza, impediscono il pieno sviluppo di ogni persona umana, con particolare attenzione al mercato del lavoro dove le condizioni delle donne italiane sono ancora critiche e il tasso di occupazione femminile è insoddisfacente, soprattutto se paragonato agli altri Paesi europei”.

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