Bilancio consuntivo 2023, un commissario al Comune di Messina

Manca il bilancio consuntivo 2023, commissariamento per il Comune di Messina

Manca il bilancio consuntivo 2023, commissariamento per il Comune di Messina

Hermes Carbone  |
lunedì 01 Luglio 2024

Teresi, che dovrebbe insediarsi a palazzo Zanca già la prossima settimana, avrà il potere di predisporre gli atti necessari e di trasmetterli al Consiglio comunale

Sarà un commissario straordinario nominato da parte della Regione Siciliana a occuparsi della redazione del bilancio consuntivo 2023 non ancora approvato dal Comune di Messina. Nei giorni scorsi il funzionario Mario Teresi è stato designato come commissario ad acta dall’assessore regionale alle Autonomie locali, Andrea Messina. Un passaggio obbligato in assenza del documento che avrebbe dovuto essere completato entro il 30 aprile 2024.

A Teresi il compito di assumere le funzioni sostitutive degli organi comunali inadempienti e di portare a termine l’iter di approvazione del bilancio. Il commissariamento comporta un controllo rigoroso sullo stato del procedimento amministrativo. Teresi, che dovrebbe insediarsi a palazzo Zanca già la prossima settimana, avrà il potere di predisporre gli atti necessari e di trasmetterli al Consiglio comunale.

Poi sarà compito del Consiglio quello di approvarli entro trenta giorni dalla loro ricezione. In caso di mancata approvazione, il commissario avrà l’autorità di procedere autonomamente, con possibili sanzioni per il Consiglio comunale, inclusa la sospensione o l’eventuale scioglimento.

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Una situazione diffusa in Sicilia

Il caso di Messina non è affatto isolato. In tutta la Sicilia, sono ben 236 i comuni a non aver approvato il bilancio consuntivo 2023 entro i termini stabiliti: passaggio che anche in questi casi ha condotto al commissariamento. La provincia di Messina è la più colpita da questa problematica: sono 64 i comuni commissariati sui 108 totali.

Per quanto concerne invece la situazione nelle altre province, i comuni commissariati nella provincia di Agrigento sono stati 26. Poi 16 a Caltanissetta, 30 a Catania, 11 a Enna, 54 a Palermo, 8 a Ragusa, 12 a Siracusa e 15 a Trapani.

Il futuro di Messina

Il commissariamento di Messina evidenzia problemi strutturali nella gestione amministrativa e contabile del Comune, con l’amministrazione Basile che in questo caso non è riuscita a rispettare le scadenze anche per una situazione in fermento in Consiglio comunale, dove una maggioranza vera e propria non è più solida come due anni fa.

Il futuro immediato di Messina dipenderà dalla rapidità e dall’efficacia con cui il commissario ad acta riuscirà a completare l’approvazione del bilancio consuntivo. Una volta che il bilancio sarà approvato, il Comune potrà riprendere le sue normali funzioni amministrative, ma con l’ombra di possibili sanzioni e con una maggiore attenzione alle normative contabili per evitare ulteriori commissariamenti.

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