Bilancio preventivo un po’ più puntuale ma stretto “dai tanti limiti della legge” - QdS

Bilancio preventivo un po’ più puntuale ma stretto “dai tanti limiti della legge”

Gaspare Ingargiola

Bilancio preventivo un po’ più puntuale ma stretto “dai tanti limiti della legge”

martedì 09 Luglio 2019

Il sindaco Orlando non ha nascosto i problemi dello strumento finanziario causati dai tagli agli Enti locali
Il documento economico ha ricevuto il via libera con mesi di anticipo rispetto agli ultimi anni

PALERMO – C’è voluto più tempo del previsto – le previsioni dell’Amministrazione comunale prima del rimpasto in Giunta dello scorso marzo erano di varare il documento finanziario entro la primavera – ma alla fine il Consiglio comunale ha approvato il Bilancio di previsione 2019 e quello triennale 2019/2021 con 19 voti favorevoli, 5 contrari e 3 astenuti.

Il via libera a inizio luglio rappresenta comunque una novità positiva rispetto agli ultimi anni, quando il semaforo verde al Previsionale era arrivato quasi sempre a dicembre, con le somme cioè quasi tutte impegnate.

Dal punto di vista degli investimenti non è un bilancio che lascia ampi margini di manovra, anche a causa del taglio ai trasferimenti statali di circa 23 mln imposto dall’ultima Finanziaria statale (da spalmare su tutto il triennio) che si somma all’altro vincolo dei 131 mln di accantonamenti obbligatori per legge.

Un bilancio che quindi anche la maggioranza ha votato senza particolare entusiasmo: “Se da un lato – ha affermato Massimo Giaconia, consigliere comunale di Palermo 2022 – si può essere soddisfatti poiché questo Bilancio di previsione è stato approvato a metà anno, quindi senza la spada di Damocle del commissario come è accaduto negli ultimi dieci anni circa, dall’altro purtroppo non si può dire la stessa cosa in quanto trattasi di una manovra fredda, sostanzialmente un bilancio tecnico. Un previsionale che garantisce senz’altro la spesa corrente ma comunque austero, una condizione, questa, dovuta soprattutto ai continui tagli ai trasferimenti nazionali e regionali ed agli esorbitanti accantonamenti obbligatori, in special modo per i crediti di dubbia esigibilità (Tari e multe su tutti)”.

“La speranza – ha ricordato Giaconia – era quella di poter affrontare concretamente in questa manovra temi importanti come quello del personale comunale part time, degli Asu, delle società partecipate (alcune in particolare), ma purtroppo, a parte le rassicurazioni manifestate in Aula dall’Amministrazione per bocca dell’assessore al Bilancio Roberto D’Agostino, in merito alla stabilizzazione a tempo pieno delle 14 insegnanti, rafforzate da un emendamento bipartisan approvato dal Consiglio, non è stato possibile fare altro”.

“Speriamo – ha concluso l’esponente della maggioranza – che azioni più significative si possano fare dopo l’approvazione del Rendiconto di gestione, grazie al quale si libereranno delle risorse che consentirebbero di fare delle variazioni di bilancio nel corso dell’esercizio 2019, ovvero entro e non oltre il 30 di novembre”.

La spesa annua per il personale si assesta a 165 mln, in costante calo ormai dal 2011 (quando era 215 mln). Analoga contrazione (dai 34 mln del 2014 agli attuali 27) si registra sul fronte delle spese complessive di funzionamento, mentre sono 261 i milioni destinati alle partecipate.

Al trasporto pubblico e alla mobilità sono destinati 223 mln, alla tutela del territorio e dell’ambiente 204, alle politiche sociali 116, allo sviluppo economico 9. Unico emendamento, menzionato da Giaconia e votato all’unanimità col parere favorevole della Giunta, quello sui 36mila euro per la stabilizzazione e il passaggio a full time di 14 insegnanti di scuola materna.

Sul fronte delle entrate, il bilancio certifica la riduzione di quelle correnti da altre amministrazioni pubbliche (Stato e Regione) che scendono a 211 mln nel 2019 e 186 mln nel 2020 (erano 221 nel 2018).

Per l’assessore Roberto D’Agostino questo bilancio richiama “alla necessità di un costante monitoraggio del rapporto costo/qualità dei servizi per i cittadini e di un sempre maggiore impegno per il reperimento di fondi extracomunali così come alla lotta all’evasione e all’elusione fiscale per aumentare il gettito delle tasse dovute in città. Altro elemento di chiarezza viene dai dati sulla possibile valorizzazione del patrimonio comunale per il quale è necessario elaborare una strategia complessiva che tenga conto sia del patrimonio immobiliare proprio sia dei beni confiscati alla mafia”.

Anche il sindaco Leoluca Orlando ha ammesso che questo è un bilancio “stretto dai tanti limiti imposti dalla legge (il 93% è di fatto vincolato) e dai tagli decisi per tutti gli Enti locali con l’ultima finanziaria nazionale. Comunque Palermo resta una fra le grandi città con i migliori parametri finanziari”.

Gaspare Ingargiola

E la Lega rilancia
la sua petizione

PALERMO – La Lega ha deciso di rilanciare la petizione online per le dimissioni del sindaco Leoluca Orlando.

“I bisogni dei palermitani e le loro difficoltà quotidiane, causate da un sindaco che sembra occuparsi di tutto, dai migranti alla politica estera, fuorché di Palermo, non vanno in vacanza ed è quindi giusto chiarire che anche la Lega non va in vacanza. Resta a difendere la città e i palermitani dalle angherie e dalle inefficienze di questa amministrazione” ha detto il neo commissario di Palermo del Carroccio Antonio Triolo.

La petizione, come detto, è stata lanciata on-line ma proseguirà sul territorio nei prossimi mesi con gazebo e incontri con la cittadinanza. “L’era di Orlando – ha detto Igor Gelarda, capogruppo della Lega in Consiglio comunale e responsabile regionale Enti locali per la Sicilia occidentale – ormai volge al termine. La popolarità del sindaco è ormai ai minimi storici e se si votasse domani non ho dubbi che ci sarebbe un plebiscito contro di lui. Uno degli obiettivi della Lega è quello di liberare il popolo palermitano da questo sindaco che si interessa solo della necessità degli altri e mai dei suoi concittadini”.

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