Le imprese ammesse al beneficio hanno presentato progetti per migliorare i siti sul piano ambientale. In totale stanziati 5 milioni di euro, anche per recuperare particolari ecosistemi vegetali
Saranno 180 le aziende che potranno usufruire dei fondi regionali della Misura 4 Operazione 4.4.c, denominata “Investimenti non produttivi in aziende agricole per la conservazione della biodiversità, a valorizzazione del territorio e per la pubblica utilità”. Dopo la decisione di esecuzione della commissione del 19 novembre 2021, C (2021) 8530, è stata finalmente approvata la modifica finanziaria del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Sicilia 2014-2022. Pertanto, gli uffici regionali dell’assessorato all’Agricoltura potranno finalmente procedere all’emissione dei decreti di concessione per tutti i progetti compresi tra la posizione 1 e quella 180 dell’elenco delle domande ammissibili, allegate al decreto 2731 del 20 luglio 2021, con cui era stata pubblicata la graduatoria delle istanze presentate e che abbiano completato positivamente l’istruttoria tecnico amministrativa ed in possesso dei necessari requisiti ai fini della cantierabilità. Allo scopo di uniformare le procedure istruttorie dei progetti, i termini per richiedere alle ditte la documentazione relativa alla cantierabilità dei progetti decorrono dal momento della comunicazione ai beneficiari, da parte degli ispettorati dell’agricoltura competenti, dell’esito positivo dell’istruttoria tecnico-amministrativa, passo propedeutico all’effettiva finanziabilità delle iniziative progettuali. Ai destinatari andranno i 5 milioni di euro messi a disposizione del bando: l’operazione 4.4.c “Investimenti non produttivi in aziende agricole per la conservazione della biodiversità, la valorizzazione del territorio e per la pubblica utilità” mira al miglioramento e alla valorizzazione di specifici aspetti vegetazionali, naturalistici ed ambientali delle aree agricole interessate, nonché al recupero di particolati ecosistemi vegetali tipici della macchia mediterranea.
Ancora, il bando vuole favorire la valorizzazione in termini di pubblica utilità delle zone Natura 2000 e di altri sistemi ad alto valore naturalistico quali, parchi, riserve, corridoi ecologici e Iba (lmportant Birds Area). Sono da considerare anche i corridoi ecologici individuati nella cartografia allegata al decreto del dipartimento regionale al territorio e ambiente n. 544 del 8/7/2005, redatta in attuazione della misura 1.11 del Por Sicilia, e le aree contigue ai corridoi ecologici, tutelate dalla norma nazionale in materia di paesaggio, individuate nelle fasce di 300 metri dalla linea di battigia dei laghi e di 150 metri dalle sponde dei fiumi e torrenti.
Ancora, le aree a rischio erosione, le aree sensibili alla desertificazione, le zone ad alta vulnerabilità, secondo la direttiva nitrati 91/676 Cee, quelle sensibili, individuate dal piano regionale di tutela delle acque, e le aree limitrofe ai corpi idrici, come definite nel “Codice dei beni culturali e del paesaggio”. I progetti sono stati valutati secondo una serie di criteri: innanzitutto, devono prevedere il miglioramento e la valorizzazione di specifici aspetti a livello naturalistico e ambientale, tenendo conto delle condizioni specifiche delle singole zone; inoltre, devono lavorare per il ripristino degli habitat forestali e tipici della macchia mediterranea, favorendo in tal modo anche la biodiversità animale, con investimenti per la sosta della fauna stanziale e migratoria, con la creazione di siti di nidificazione e strutture funzionali alla diffusione della fauna selvatica. Nell’ottica della pubblica utilità, i progetti devono lavorare per la creazione di percorsi didattici naturalistici, con punti di osservazione per specie animali e vegetali.