Come noto, l'economia dell'Italia si basa su questo settore. In particolare, è l'olio extra-vergine di oliva per qualità e importanza, il prodotto principe del Paese
Fino al massimo di 784 euro per anno a ettaro di terreno per una particolare coltivazione. A prevedere questo questo bonus agricoltura è la Politica Agricola Comune (PAC). L’obiettivo? Elevare il reddito dei lavoratori agricoli in linea con quelli delle altre attività di diversa tipologia. Questo bonus, consentirebbe di avere un reddito dalle attività e sarebbe un reddito ulteriore rispetto a quello ordinario previsto dall’attività di base.
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Bonus agricoltura, le tipologie disponibili
Ma perchè la PAC tiene in forte considerazione il settore dell’agricoltura? Come noto, l’economia dell’Italia si basa su questo settore. In particolare, è l‘olio extra-vergine di oliva per qualità e importanza, il prodotto principe del Paese. Per questo motivo, questo settore riceve diversi aiuti in termini di contributi.
Per la coltivazione degli ulivi, si possono ottenere dei bonus agricoltura Come detto, si parla di un massimo di 784 euro annui per ettaro di terreno. Come stabilito dalla PAC, gli olivicoltori possono usufruire di quattro tipologie di agevolazioni all’agricoltura:
- Titoli base;
- pagamento accoppiato, (circa 116 euro a ettaro);
- eco-schema 2 (120 euro per inerbimento);
- eco-schema 3 (220 euro a ettaro);
- eco-schema 5, (inerbimento con essenze apistiche 250 euro).
Bonus agricoltura: le agevolazioni per gli uliveti e gli obiettivi
Per quanto riguarda le imprese agricole, c’è da segnalare il pagamento accoppiato dal valore di 116 euro per ettaro e viene riconosciuto a tutti i professionisti per le superfici incluse nei sistemi di qualità IIGG dal Regolamento Ue n.1151/2012. Per poter usufruire di questo bonus agricoltura, è necessario che il produttore conservi tutta la documentazione di attestazione di inclusione nei sistemi di qualità sulla produzione dell’olio extra-vergine di oliva (che deve derivare da superfici sui terreni IIGG). L’obiettivo, è quello di sostenere il reddito, aumentare la competitività ed elevarsi come DOP (Denominazione di origine protetta) e IGP (Indicazione geografica protetta).
Bonus agricoltura, la differenza tra eco-schema 2, 3 e 5
L’eco schema 2 prevede una somma di 120 euro annui a ettaro a fronte di necessarie operazione d’inerbimento. Per ottenerlo, però, non è possibile utilizzare diserbanti chimici. Questo, inoltre, è alternativo all’eco-schema 5 (250 euro per ettaro annuo per piante di interesse apistico) e quindi non si possono ottenere entrambi i bonus agricoltura. In entrambi i casi, sono previste delle eccezioni al divieto di uso di fitosanitari.
Infine, le agevolazioni riguardano anche il cosiddetto eco-schema 3. Questo, ha lo scopo di conservare il patrimonio paesaggistico e storico. Nel caso 3, il pagamento annuo è di 220 euro per ettaro fino a un massimo di 264 euro. A questa cifra, infatti, bisogna aggiungere il 20% per chi si trova in aree Natura 2000 o Zvn (Zone Vulnerabili da Nitrati di origine agricola) per gli oliveti tradizionali. In questo caso, per usufruire dell’agevolazione l’agricoltore deve svolgere:
- potatura degli alberi una volta ogni 2 anni;
- divieto di bruciare in loco i residui di potatura;
- divieto di conversione della coltivazione, infittimento coltivazioni, coltivazioni intensive.