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Bonus caro-mutui, in Sicilia è boom di domande: “Governo al lavoro per trovare nuove risorse”

Sono 32.643 le domande arrivate alla piattaforma dell’Irfis per accedere al cosiddetto bonus caro-mutui in Sicilia, cioè ai contributi destinati a contrastare l’aumento dei tassi di interesse per l’acquisto della prima casa. Accogliere tutte le richieste vorrebbe dire spendere un totale di 54 milioni di euro circa, cifra superiore ai fondi disponibili per la misura (50 milioni di euro).

La Regione Siciliana, però, rassicura: “Ci saranno fondi per tutti“. Il Governo Schifani, infatti, sarebbe già al lavoro per trovare le risorse sufficienti a rispondere a tutte le domande.

Bonus caro-mutui in Sicilia, boom di domande

L’ammontare delle richieste raggiunge un totale di 54 milioni di euro, mentre l’Assessorato regionale all’Economia aveva inizialmente previsto 50 milioni in totale per la misura destinata a contrastare l’aumento dei tassi d’interesse dei mutui.

Nelle scorse ore, l’assessore Falcone ha annunciato il successo dell’iniziativa: in risposta al bando dell’Irfis, infatti, sono arrivate oltre 32mila domande prima della scadenza. Soddisfazione anche dal governatore Schifani, che commenta: “Possiamo affermare di aver raggiunto l’obiettivo: il bonus caro mutui ha funzionato e i cittadini hanno colto con convinzione e in gran numero l’opportunità di aiuti fino a tremila euro sul biennio 2022/23. Merito ai nostri uffici e all’Irfis-FinSicilia spa per il grande impegno messo in campo, nell’interesse delle famiglie”.

Bonus caro-mutui, un successo in Sicilia

“Il nostro governo ha colto nel segno e l’alta adesione delle famiglie siciliane al bando dell’Irfis ce lo conferma – dichiara il presidente della Regione Renato Schifani – Abbiamo deciso di andare incontro con un contributo economico concreto alle esigenze di decine di migliaia di siciliani, soprattutto a basso reddito, duramente colpiti dall’aumento considerevole degli interessi passivi dei mutui a tasso variabile sulla prima casa. La procedura messa in campo dall’Irfis, la nostra finanziaria, sta funzionando, come dimostra l’alto numero delle richieste caricate. Lavoreremo con impegno per concludere tutto l’iter in tempi brevi e garantire così la liquidazione delle somme a tutti coloro che ne hanno diritto”.

“Quando abbiamo lanciato l’idea – dice l’assessore all’Economia Marco Falcone – in pochi credevano che la Regione potesse assumere efficacemente un ruolo da protagonista nella lotta al caro-mutui e, più in generale, al caro vita. Oggi, alla scadenza dei termini del bando, possiamo invece affermare di aver raggiunto l’obiettivo: il bonus contro il caro-mutui ha funzionato e i cittadini hanno colto con convinzione e in gran numero l’opportunità di fruire del contributo stanziato dalla Regione, fino a tremila euro sul biennio 2022/23. La Sicilia ha fatto da apripista rispetto al resto d’Italia, ribaltando quell’idea per cui la nostra regione debba sempre stare in fondo alle classifiche. Grazie alla misura elaborata dall’assessorato all’Economia, con il supporto prezioso di Irfis, riassorbiamo quasi interamente il salato prezzo pagato dalle famiglie siciliane in maggiori interessi sui mutui”.

Governo al lavoro per ottenere risorse

Serviranno più soldi del previsto per rispondere a tutte le domande e garantire il sostegno economico contro il caro mutui. Il Governo regionale è già attivo e l’assessore Falcone conferma: “Siamo già al lavoro per reperire ulteriori dotazioni finanziarie che possano consentirci di recepire tutte le domande pervenute”.

Le domande e la graduatoria

Per ottenere il bonus caro-mutui in Sicilia i richiedenti dovranno completare un altro passaggio: caricare – a completamento delle domande – i documenti che serviranno a stilare una graduatoria anonima in base al reddito Isee degli aventi diritto al contributo. La procedura partirà sulla stessa piattaforma (https://incentivisicilia.irfis.it) dal 5 marzo alle 12 e fino al 26 marzo alle 17, prolungando quindi il termine del 15 marzo che era stato fissato in precedenza.

In questa fase sono richiesti la copia della domanda firmata digitalmente o la copia della domanda scansionata in formato pdf sottoscritta con firma autografa e una copia di un documento di riconoscimento del richiedente. Secondo le previsioni degli uffici di Irfis FinSicilia, a maggio le somme saranno disponibili nei conti correnti dei richiedenti.

Inoltre, a pena di decadenza, dovranno essere caricati sulla piattaforma i documenti necessari per consentire a Irfis i controlli che saranno svolti dopo l’eventuale erogazione del bonus caro-mutui:

  • la copia in formato pdf del contratto di finanziamento e degli eventuali atti aggiuntivi relativi al mutuo a tasso variabile per l’acquisto o costruzione della prima casa;
  • la certificazione della banca mutuante idonea a comprovare l’importo degli interessi pagati nel 2022 e nel 2023;
  • la copia in formato pdf del certificato Isee.

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