La guida sull'agevolazione prevista per l'acquisto del primo immobile per gli under 36
Anche per il 2024, è possibile usufruire del bonus casa per gli under 36. Il tutto, grazie a una norma introdotta dal decreto PA (DL 51/2023) approvato in Commissione Bilancio, con una nuova garanzia sul mutuo.
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Introdotto per la prima volta in Italia durante la gestione di Governo targato Mario Draghi nel 2021, il bonus casa under 36 si rivolge ovviamente a tutti quei giovani che intendono acquistare la prima casa. Questa, va a coprire fino all’80% della quota capitale del mutuo stipulato per l’acquisto dell’immobile.
Bonus casa under 36/2024: come recuperare i soldi
Nel caso in cui è stato sottoscritto un contratto per l’acquisto della prima casa attraverso il bonus per il primo immobile rivolto per gli under 36 tra il 1 gennaio 2024 e il 29 febbraio 2024, potrebbero essere state pagate della tasse superflue. Questo, a causa di un cambiamento normativo che ha creato diffusi disagi a chi era in procinto di acquistare una casa convinto di poter usufruire del bonus.
Per contrastare tutto ciò, l’Agenzia delle Entrate con la circolare 14 del 2024 ha fornito le istruzioni per recuperare i soldi pagati. In questa circolare, l’Agenzia precisa che per recuperare il denaro versata occorre:
- Recarsi presso il notaio per rilasciare una dichiarazione in forma di atto integrativo redatto secondo le medesime formalità giuridiche dell’atto di trasferimento. Qui, si deve manifestare la volontà di avvalersi dei benefici fiscali “prima casa under 36” e si deve necessariamente dichiarare di essere in possesso dei relativi requisiti richiesti dalla legge.
Nell’atto integrativo deve essere precisato che il dichiarante;
- è in possesso dei requisiti Isee previsti per ottenere l’agevolazione in corso di validità nel 2024 o di aver già provveduto a richiederla, mediante presentazione di apposita DSU;
- il contratto di compravendita, emesso in seguito all’entrata in vigore della misura, non è sottoposto a imposte di registro, ipotecarie, catastali, Iva.
L’atto integrativo deve essere inoltre presentato entro i termini temporali previsti per usufruire del credito di imposta. Il credito d’imposta è utilizzabile soltanto nel periodo temporale compreso tra il 1 gennaio 2025 e il 31 dicembre 2025, con le modalità previste dall’articolo 64, comma 7, del d.l. n. 73 del 2021. Per maggiori dettagli, visitare la circolare specifica al sito dell’Agenzia delle Entrate (CLICCA QUI).
Bonus casa under 36 2024: i requisiti
Nonostante la richiesta viene riservata con priorità ai minori di 36 anni, il Fondo non prevede limiti di età. Il richiedente (nucleo familiare, privato, coniugi) deve presentare un ISEE non superiore alla cifra di 40.000 euro e l‘immobile scelto da acquistare non deve essere appartenente a un bene catastale considerato di lusso. L’ammontare del mutuo non deve inoltre essere superiore ai 250.000 euro e deve essere indirizzato solo ed esclusivamente verso la prima casa. Dunque, non saranno ritenute idonee le domande di accesso al Fondo Consap nel momento in cui il richiedente risulti essere il proprietario di altri immobili.
Bonus casa under 36: cosa prevede l’agevolazione
Esenzione dall’imposta di registro, ipotecaria e catastale. Questi, sono soltanto alcuni dei vantaggi per chi richiede il bonus prima casa under 36, che ha la possibilità di accedere a ulteriori agevolazioni.
Nel caso di acquisto soggetto all’Iva, viene riconosciuto un credito d’imposta dall’ammontare pari al tributo corrisposto in relazione all’acquisto. Inoltre, viene prevista anche l’esenzione dall’imposta sostitutiva per i finanziamenti fatti per l’acquisto, costruzione e ristrutturazione degli immobili designati per l’utilizzo abitativo.