Bonus impianto elettrico fino a 1.200 euro - QdS

Bonus impianto elettrico fino a 1.200 euro

Marco Carlino

Bonus impianto elettrico fino a 1.200 euro

sabato 23 Novembre 2019

Saranno coinvolti i condomini con vecchi impianti che valutano la loro ristrutturazione. Per l’ammodernamento delle colonne montanti la fase sperimentale vigerà dal 2020 al 2022

CATANIA – Con una delibera, Arera (l’Autorità per l’energia e l’ambiente) ha dato via ad una procedura sperimentale per l’ammodernamento delle colonne montanti datate negli edifici più antichi. Nell’ordinanza, si legge, è previsto un contributo fino a 1.200 euro per appartamento coinvolto e fino a 900 euro per ogni piano, con rimborsi al condominio per i lavori edili effettuati.

L’obiettivo primario è facilitare l’accordo tra gli amministratori di condominio e i distributori di energia elettrica, mantenendo in sicurezza gli edifici e predisponendole alle eventuali richieste di aumento di potenza, considerata la richiesta negli anni da parte dei consumatori di nuovi apparati di riscaldamento e raffrescamento elettrico che richiedono più watt.

La fase sperimentale del cosiddetto bonus impianto elettrico, avrà una durata di tre anni, dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2022, per l’ammodernamento degli impianti realizzati prima del 1970 o nella fascia tra il 1970 e il 1985 se ritenuti critici. Una misura che coinvolge quei condomini con vecchi impianti elettrici che stanno valutando ristrutturazioni o la centralizzazione dei contatori, tenendo conto che il rimborso varierà anche in funzione del livello di pregio delle finiture dell’immobile, dettaglio non di poco conto.

Il contributo – spiega Arera – verrà erogato se i lavori edili verranno svolti direttamente dal condominio, differenziato in relazione al tipo di finitura presente, e oscillerà tra i 400 euro e i 600 euro per piano e tra i 700 e i 900 euro per utenza.

In aggiunta, se in occasione dei lavori sulla colonna montante il condominio deciderà anche di centralizzare tutti i misuratori in un unico vano, il contributo programmato sarà di importo maggiore: da 700 a 900 euro per piano e da 1000 a 1200 euro per utenza. Aumento che nasce in virtù dei lavori di posa dei nuovi collegamenti elettrici (che resteranno di proprietà del condominio) tra i contatori centralizzati e gli appartamenti. A questo poi si aggiungono i 100 euro al metro (fino ad un massimo di 1500 euro) per l’eventuale parte di cavo destinata a collegare la colonna montante con il confine di proprietà. Terminata la messa in sicurezza della rete elettrica, per i condomini dovrà essere possibile attivare anche potenze contrattali fino a 6 kW.

Come ottenere il contributo è presto detto: la procedura prevede, infatti, che si parta da un’informativa preliminare, nella quale il distributore prospetti anche la sottoscrizione di un accordo sui costi, tempi e modalità per l’ammodernamento delle colonne montanti datate. Le imprese dovranno definire un contratto tipo entro il 30 giugno 2020.

Il condominio, a sua volta, per ottenere il bonus dovrà conservare la documentazione su costi eventualmente sostenuti. All’erogazione penserà poi direttamente il distributore. Inoltre, al fine di evitare abusi, verranno fatti controlli a campione.

Infine Arera, nelle disposizioni finali del provvedimento, rende anche noto di aver istituito un censimento nazionale del parco colonne montanti vetuste e potenzialmente ammodernabili, di natura obbligatoria per ogni distributore, allo scopo di disporre di una valutazione quanto più puntuale e precisa dei potenziali investimenti e dell’impatto in tariffa.

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