Nel 2024 sono stati previsti diversi bonus utili per fare la spesa: per un totale di 940 euro ecco di quali si tratta e come richiederli
Nel 2024 sono stati previsti diversi bonus utili per fare la spesa, nonostante l’inflazione che fortunatamente si è arrestata dando un po’ di respiro alle famiglie dopo il caro prezzi registrato negli ultimi due anni.
In attesa della partenza sperimentale del Reddito alimentare nelle città individuate (Genova, Firenze, Napoli e Palermo), oggi sono principalmente due le misure nazionali che di fatto consentono di avere qualche soldo a disposizione per fare la spesa, ben 940 euro per quelle famiglie che soddisfano i requisiti per avere diritto a entrambe.
Si tratta della Carta acquisti e alla “social card” Dedicata a te (non ancora operativa nel 2024), che sono compatibili tra di loro pur con delle regole differenti da soddisfare. Quindi potrebbero esserci famiglie che hanno diritto a entrambe, altre che invece beneficiano solo dell’una o dell’altra: nel migliore dei casi si arriva quasi a 1.000 euro, una somma che facendo qualche rapido calcolo equivale alla spesa alimentare media di una famiglia per 3 o 4 mesi.
La Carta acquisti
I primi 480 euro spettano con la Carta acquisti, strumento ormai in vigore da diversi anni rivolto però alle sole famiglie in cui è presente almeno un componente:
- minore di 3 anni;
- maggiore di 65 anni.
Questi, laddove soddisfino determinati requisiti, che vedremo di seguito, hanno diritto a una carta acquisti ricaricata con 40 euro al mese (ma l’accredito è bimestrale) da utilizzare presso supermercati e negozi alimentari, come pure farmacie e parafarmacie. E si possono anche pagare le bollette.
Per farne richiesta (la domanda va inviata presso gli uffici di Poste italiane) bisogna soddisfare dei requisiti economici. Ad esempio, tanto le famiglie con under 3 quanto quelle con over 65, devono avere un Isee non superiore a 8.052,75 euro (valore aggiornato al 2024).
E laddove la Carta acquisti sia stata richiesta per un over 65, si guarda anche ai redditi percepiti dai singoli componenti che non devono superare gli 8.052,75 euro, limite che per chi ha compiuto 75 anni sale a 10.737 euro.
Inoltre, tanto per l’uno quanto nell’altro caso, bisogna non essere proprietari di:
- più di una utenza elettrica domestica (anche se non domestica);
- più di due utenze del gas;
- più di due autoveicoli;
- più di un immobile a uso abitativo (con una quota superiore o uguale al 25%);
- immobili non a uso abitativo (con una quota superiore o uguale al 10%);
- patrimonio mobiliare superiore a 15.000 euro.
Soddisfando queste condizioni si ha quindi accesso alla prima misura da 480 euro complessivi, riconosciuta per tutto l’anno con la possibilità poi di rinnovarla anche in quelli successivi e avere così sempre a disposizione una piccola somma da utilizzare per fare la spesa o eventualmente per acquistare farmaci.
Carta Dedicata a te
La social card Dedicata a te, invece, spetta a prescindere dall’età dei componenti (ma come vedremo di seguito la presenza di minori accresce le probabilità di ricevere il sostegno).
Si tratta di uno strumento introdotto per la prima volta nel 2023 e rinnovato anche per quest’anno, per quanto al momento non sia ancora operativo in quanto manca il decreto attuativo.
Si tratta di una carta acquisti che a differenza dell’altra viene caricata una tantum, con un importo che quest’anno dovrebbe essere di circa 460 euro. Ad averne diritto le famiglie con Isee inferiore a 15 mila euro che non beneficiano di altri sostegni, come ad esempio l’Assegno di inclusione o il Supporto per la formazione e il lavoro.
Ne vengono riconosciute 1 milione e 400 mila, tenendo conto di alcune priorità come l’essere un nucleo numeroso (con almeno 3 componenti) e con figli minori a carico (specialmente se di età inferiore ai 10 anni).
A differenza della Carta acquisti, però, non se ne deve fare domanda: l’assegnazione avviene in automatico e se ne occupano i Comuni sulla base delle loro disponibilità.
Anche le modalità di utilizzo sono leggermente differenti: la carta Dedicata a te, gestita sempre da Poste Italiane, può essere utilizzata per acquistare solamente alcuni beni di genere alimentari, ma eventualmente anche per fare carburante o per gli abbonamenti ai mezzi pubblici.
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