Tanti soldi da spendere in maniera consapevole e senza sprechi. Questa la posizione dell’Unione Pro Loco d’Italia (Unipli Aps), che pone diversi dubbi sulla gestione dei bandi per i fondi da destinare ai borghi, specie in Sicilia dove insistono tantissimi borghi dimenticati che hanno bisogno di investimenti.
Il bando del Ministero per l’attrattività dei borghi
Un problema di fondo, che parte proprio dalla strutturazione dei bandi e dalla distribuzione dei fondi: il ministero della Cultura ha infatti richiesto di evitare la polverizzazione dei progetti, alla scopo di convogliare gli investimenti in grandi opere. Da qui è stato partorito un bando sull’asse “Intervento 2.1-Attrattività Dei Borghi” che prevede un investimento da ben un miliardo di euro da suddividere in due diverse linee, entrambe in scadenza il 15 marzo.
20 milioni per un unico borgo in ogni regione
In particolare si manifesta perplessità sulla circostanza che quasi la metà delle risorse (420 mln di euro) siano state investite nella linea “A” che finanzia 21 progetti ed in particolare attribuisce a un solo progetto pilota proposto da ciascun Regione fino a 20 milioni di euro.
La richiesta è quindi quella di ritirare il bando della linea A, spostare i fondi sulla linea B e far rientrare così sul finanziamento altri 260 progetti. Nella pratica, l’attuale scelta del ministero si concretizza nella impossibilità di spendere questi soldi in maniera tale da far decollare sul serio l’economia isolana. In Sicilia la scelta è caduta su un borgo abbandonato vicino Vizzini. E la cosa ha creato non poche polemiche. CONTINUA LA LETTURA

