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Boris Giuliano e la sua rivoluzione contro la mafia, il ricordo 46 anni dopo l’assassinio

Boris Giuliano e la sua rivoluzione contro la mafia, il ricordo 46 anni dopo l’assassinio
Boris Giuliano, vittima di Cosa Nostra – Foto di Alberto Lo Bianco, da Imagoeconomica

Da Schifani a Lagalla, le istituzioni e il mondo della polizia ricordano il capo della Squadra mobile di Palermo ucciso da Cosa nostra.

“Nel giorno dell’anniversario della scomparsa del vicequestore Giorgio Boris Giuliano, rinnovo il tributo a un servitore dello Stato che ha incarnato al meglio dedizione, competenza e integrità”: sono le parole del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, in occasione del 46° anniversario dell’uccisione del capo della Squadra mobile di Palermo.

Boris Giuliano, ucciso 46 anni fa dalla mafia: il ricordo di Schifani

“Giuliano ha svolto il suo ruolo con profondo senso delle istituzioni, promuovendo legalità e giustizia e contribuendo con rigore alla difesa dell’interesse pubblico”, dichiara il governatore siciliano.

“Il suo nome – prosegue – resta sempre un riferimento per le nuove generazioni delle forze dell’ordine. Ricordarlo oggi significa riaffermare il valore della memoria come fondamento di un autentico impegno civico. A lui il nostro omaggio. Alla sua famiglia, in questo giorno di raccoglimento, esprimiamo vicinanza e gratitudine”.

La cerimonia

Questa mattina, alla cerimonia di commemorazione per Boris Giuliano in via Francesco Paolo Di Blasi, a Palermo, era presente il gonfalone della Regione. In rappresentanza del governo, su delega del presidente Schifani, l’assessore Alessandro Aricò ha deposto una corona d’alloro.

Presente anche l’assessore Alessandro Anello, in rappresentanza del Comune di Palermo, che ha commentato: “Ricordiamo con commozione il vice questore Boris Giuliano, capo della Squadra mobile di Palermo, ucciso dalla mafia la mattina del 21 luglio 1979 all’interno del bar Lux in via Francesco Paolo Di Blasi. È stato un investigatore lungimirante che ha condotto indagini importanti nella lotta alla criminalità organizzata, arrivando a scoprire i legami fra la mafia palermitana e quella americana nel traffico della droga. Rivolgo un pensiero alla famiglia, a cui sono molto legato, e ai colleghi che si ispirano al suo esempio: il suo coraggio, la dedizione, l’integrità morale non verranno dimenticati”.

Il ricordo di Lagalla

Anche il sindaco di Palermo Roberto Lagalla è intervenuto in occasione dell’anniversario: “A 46 anni dalla sua uccisione per mano mafiosa, Palermo ricorda il vicequestore Boris Giuliano, pioniere della lotta alla criminalità organizzata, uomo dello Stato che ha dato la vita per la giustizia. Acuto investigatore, innovativo nell’introdurre nuovi metodi di indagine, Boris Giuliano può essere considerato uno dei primi poliziotti ad aver rivoluzionato il modo di combattere la criminalità organizzata. Ancora oggi la sua resta un’eredità da non disperdere e la sua memoria serve da sprone per un rinnovato impegno civile contro la mafia”.

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Foto di Alberto Lo Bianco, da Imagoeconomica