Non si ferma, a maggior ragione in questi giorni che precedono la notte di capodanno, l’attività dei carabinieri nella provincia di Catania per contrastare il commercio di botti e giochi d’artificio illegali e insicuri. I militari della stazione di Biancavilla hanno così denunciato un uomo di 67 anni e il figlio di 30, entrambi residenti nel centro etneo, rispettivamente titolare e gestore di un’attività commerciale perché ritenuti responsabili di detenzione illecita di materiale esplodente in concorso e senza licenza di pubblica sicurezza.
Le indagini e il sequestro dei fuochi illegali
L’attività investigativa è iniziata dopo controlli messi dei militari per scongiurare il commercio di fuochi d’artificio e petardi di elevata potenza in assenza di autorizzazioni. Il controllo nel negozio a conduzione familiare ha consentito di rinvenire e sequestrare 34 batterie pirotecniche di categoria F2, oltre a numerosi petardi privi di tracciabilità e di dubbia provenienza, per un peso complessivo di oltre 122 chilogrammi di materiale esplodente.
Parte dei fuochi d’artificio era esposta al pubblico sugli scaffali del negozio, mentre il resto del materiale era nascosto nel soppalco del magazzino, raggiungibile solo tramite una scala.
Padre e figlio deferiti
Un’area, peraltro, situata in prossimità dei servizi igienici e quindi caratterizzata da un elevato tasso di umidità, condizione che avrebbe potuto alterare i tempi di accensione dei manufatti pirotecnici, aumentando il rischio di incidenti. Ovviamente tutto il materiale è stato sequestrato dai carabinieri e verrà distrutto secondo le procedure di sicurezza previste. Padre e figlio sono stati deferiti all’autorità giudiziaria competente.
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