Previsto a breve intervento di manutenzione straordinaria per garantirne la conservazione. Tanti i cittadini che ne hanno segnalato il progressivo stato di ammaloramento
TRAPANI – Il ponte di Salanga, sito tra Castellammare del Golfo e Calatafimi Segesta, si trova in stato di deterioramento: in alcune parti si intravede il ferro della struttura, edificata nel 1972, per via del cemento sgretolato.
La segnalazione è arrivata in redazione da parte di due abitanti del posto che, giornalmente, percorrono questo tratto di strada. “Ogni mattina attraversiamo il ponte ed, ogni volta, il pensiero va sempre sulla sicurezza, che sembra non essere garantita – dicono Chiara e Michele Magaddino. È evidente che, negli anni, la manutenzione è stata assente o gestita in malo modo. Riteniamo opportuno un intervento e, per questo, abbiamo contattato gli organi di stampa al fine di porre la giusta attenzione al caso. Lo stato attuale può inevitabilmente sfociare in una tragedia, come già successo in Sardegna, Ancona e Genova”.
Abbiamo contattato, dapprima, l’Amministrazione comunale di Castellammare del Golfo, il cui primo cittadino, Nicola Rizzo, fa sapere che il ponte appartiene al territorio di Calatafimi e che, poco dopo il suo insediamento, ha chiesto all’Anas di verificare tutti i ponti ricadenti nel territorio castellammarese, chiedendo anche continue verifiche e relazioni.
Risposta dell’Anas? Tutti i ponti di loro competenza vengono verificati trimestralmente. Ritorniamo però al ponte di Salanga ed al legame, ormai evidente, con il territorio di Calatafimi. Contattiamo così gli assessori Aurelia Marchese ed Eliana Bonì. “Approfondirò la sua segnalazione e daremo seguito, se in passato non si è provveduto in tal senso – commenta Bonì”.
Dopo qualche giorno, Eliana Bonì fa sapere: “Abbiamo fatto un sopralluogo ed inviato una nota all’Anas chiedendo un intervento di manutenzione ed un sopralluogo di tutti i ponti che ricadano sul nostro territorio”.
La risposta di Anas non si fa attendere: “La criticità segnalata, già nota, riguarda l’ammaloramento superficiale di porzioni di calcestruzzo, dovuto verosimilmente alle infiltrazioni d’acqua della piattaforma stradale in corrispondenza del varco longitudinale e dei giunti di dilatazione, per i quali è prevista la sostituzione nell’ambito dei lavori di manutenzione straordinaria in corso di esecuzione. I difetti superficiali visibili – continua l’Anas nella nota – non influiscono di per sé sulla sicurezza del viadotto, benché sia opportuno procedere all’esecuzione di interventi di manutenzione per garantire la conservazione dell’opera a lungo termine. Ci preme evidenziare – concludono – che procediamo periodicamente alla sorveglianza e ispezione delle opere ricadenti lungo le autostrade. Abbiamo redatto un piano di fabbisogni nel quale risulta già inserita l’opera in questione ed il relativo intervento”.