Altra data segnata con un cerchio rosso nel calendario per gli appassionati di calcio a Catania. Oggi ennesima giornata cruciale per le sorti del ramo sportivo del Calcio Catania, dopo la nota del Tribunale etneo che ha annunciato la necessità entro oggi di ricevere una relazione dai curatori fallimentari relativamente alla cessione a Benedetto Mancini, unico soggetto (con la neo costituita Fc Catania 1946) presentatosi alla terza asta indetta per la vendita del bene. Anche la città, ormai spazientita dalle interminabili attese degli ultimi mesi, vuol conoscere la verità e soprattutto capire in via definitiva cosa riserva il futuro, nel bene o nel male.
Diverse sono le problematiche da superare, sul piatto devono esserci soldi, credenziali certe, fideiussioni e piani di investimento che devono superare i controlli della curatela e della FIGC per arrivare alla meta, ovvero all’assegnazione del titolo sportivo, proprio da parte della Federcalcio. Come detto i curatori fallimentari dovranno relazionare, per questo sarebbe previsto un nuovo appuntamento con Mancini, per oggi. Le ultime dichiarazioni dell’imprenditore romano prima di lasciare la Sicilia, la scorsa settimana, lasciavano presagire un imminente superamento delle criticità riscontrate, e nelle prossime ore vedremo se sarà effettivamente così.
È possibile che i tempi si allunghino ancora, oltre la giornata di oggi? Forse sì, tutto dipende da Benedetto Mancini. Se da parte sua arriveranno le risposte richieste, nei fatti naturalmente, allora il rogito andrà a buon fine, da capire invece cosa potrebbe succedere qualora l’iter di vendita si arrestasse. A quel punto si dovrebbe valutare di fatto un’estensione dell’esercizio provvisorio fino a fine stagione o uno stop qualora non ci fossero i presupposti. Tutto ciò accade mentre la Lega di Serie C e i club che ne fanno parte si interrogano, a poche giornate dal termine della stagione, sugli esiti di questa vicenda, con preoccupazione.
Come se non bastasse anche sul campo il Catania, ieri, si è trovato al centro di feroci polemiche, scatenate al termine della partita con il Potenza, dal patron dei lucani. Caiata ha infatti dato vita ad una frenetica corsa in preda alla rabbia dopo il fischio finale del match finito 2-2 sul campo, scatenando anche in sala stampa la sua ira prendendosela con la direzione arbitrale che a suo dire avrebbe allungato la partita oltre il tempo previsto pur di far pareggiare l’avversario. Sia quest’intervento video di Caiata, sia un successivo post accusatorio sullo stato in cui la squadra rossazzurra avrebbe lasciato il suo spogliatoio al “Viviani” sono stati cancellati dai social dopo la contro-risposta del Calcio Catania con tanto di foto che smentiva quanto pubblicato dal Potenza e intervento del direttore Maurizio Pellegrino sul sito ufficiale del club in cui ha definito “inaccettabili e vergognose le provocazioni subite”.
Ore di fuoco, ma ormai chi vive il Catania giorno per giorno si è abituato allo stato di emergenza e incertezza che gli ruota attorno, ormai da troppo tempo.