Torna a parlare la Sigi con il suo presidente Giovanni Ferraù. Numerosi i temi toccati: dal futuro del rossazzurro agli obiettivi stagionali
Si è tenuta oggi, a Torre del Grifo, la conferenza della SIGI, la Spa proprietaria del Calcio Catania. L’avvocato Giovanni Ferraù, presidente del Cda, ha risposto alle domande dei giornalisti presenti ed ha delineato i piani per il presente ed il futuro della società rossazzurra.
“La data di oggi è indimenticabile per la storia del Calcio Catania – esordisce Ferraù -, l’anno scorso è stato fatto un miracolo, ma oggi dobbiamo parlare di futuro. Grazie ai 1480 che hanno aderito all’iniziativa di raccolta fondi, hanno fatto capire a tutta Italia che cos’è il Calcio Catania. Un plauso particolare va ai tifosi delle curve, che si sono adoperati in maniera particolare. Il contributo dei tifosi fondamentali, sia per la cifra raccolta che per l’entusiasmo creato. Entusiasmo che ha coinvolto imprenditori ed investitori, convinti ad avvicinarsi alla società”.
“Abbiamo bisogno oggi di unità e rilancio. I soldi raccolti sono stati affidati a società di crowfunding, per regolamentare dal punto di vista legale l’operazione. La stessa società si occuperà del crowfunding, fatto con tempi e regole del caso, che inizierà a breve. Abbiamo iscritto la squadra per secondo anno consecutivo – precisa Ferraù -. È un atto di ordinaria amministrazione che diventa più difficile vista situazione debitoria del Catania. Ringrazio anche gli sponsor, sia i nuovi che quelli riconfermati”.
“Pur nel clima di incertezza quasi tutti loro – ha aggiunto – hanno messo la cifra concordata. L’iscrizione non può essere punto arrivo, ma è un punto di partenza. Obiettivo Sigi rimane ricerca di investitore da 10-15 milioni, che garantisca liquidità. Una società maltese ha versato 500mila euro, a fronte di un contratto che prevede accordo di riservatezza. Questa cifra riguarda la possibilità di acquisire quota minoritaria società. Entro venti giorni potremo dare indicazioni più precise. Non possiamo fermarci a questo, quindi abbiamo incaricato studio legale Grimaldi di cercare, insieme a studio Augello, investitori in tutto il mondo, nei confronti dei quali Sigi non porrà alcune condizioni come non ne ha mai poste. Decine di lettere di intento e interlocuzioni in queste settimane, due di queste sono catanese. Non so se clima mediatico aiuta imprenditori ad avvicinarsi, uno si è allontanato dicendomi di aver letto cose troppo preoccupanti. Dieci agosto saranno presentate maglie. Obiettivo stagionale? La promozione, non possiamo vivacchiare”.
“Attendiamo notizie da lega e governo – ha continuato -per riapertura Torre del Grifo e Massimino ai tifosi. Doveroso che squadra senta da subito calore dei tifosi. Sigi ha la forza per andare avanti? In una situazione ordinaria sigi potrà garantire campionato come lo scorso, quest’anno eviteremo errore di perdere mesi con un solo investitore. Chi arriverà con fatti concreti entrerà in società. Vogliamo che, da subito, l’investitore abbia la forza di lottare per la B. Incontro con gruppo Morosoli? Non c’è stata alcuna offerta, dopo incontro ci è stato comunicato che non c’era la volontà di fare un’offerta. Noi saremmo felici se ci ripensassero, perché obiettivo SIGI è quello del rilancio”.
“Sui creditori – ha specificato – comunico che nei prossimi giorni definiremo accordo per la prima transazione con Ade, con Comune Mascalucia c’è intesa di base che verrà definita meglio con nuovo proprietario. Fabio Pagliara? È stato stoppato anche per interlocuzione con Tacopina, così come la sua idea di azionariato popolare e azionariato diffuso. Abbiamo dovuto mettere da parte il rapporto con Fabio Pagliara per tamponare le emergenze. Non credo convenga dare percentuali su chiusura con gruppo maltesi, sono seriamente interessati ma devono fare le loro valutazioni all’investimento. La mia sensazione dal primo momento in cui li ho incontrati è di serietà e solidità economica”.
“Ristrutturazione Massimino? Il 25 luglio dovrebbe esserci – ha affermato Ferraù – la delibera della giunta per l’inizio dei lavori, non ci sarà rischio di giocare a porte chiuse. Situazione debitoria non è cambiata, ringrazio anche i creditori che stanno attendendo e pazientando. Gli 800mila dollari versati da Tacopina? SIGI ha il diritto di trattenerli vista l’esistenza di un contratto e l’inadempienza dello stesso. Non se siamo stati noi a farlo fuggire o se è fuggito lui per debiti o altre ragioni. Vista la trattativa in corso con la SPAL penso che abbia prevalso il business. Questione sequestro conservativo Calcio Catania Servizi? È una richiesta legittima, ribadisco che tutto ciò riguarda la precedente gestione. Riteniamo che il Calcio Catania non abbia responsabilità, vedremo quale sarà l’esito del dibattimento. Da qui ad un mese l’obiettivo è quello di snellire SIGI, possibilmente con un amministratore unico. L’assetto del nuovo Cda dipende anche dell’eventuale ingresso di nuovi investitori, in questo momento la logica impone di attendere eventuali sviluppi”.
Infine Ferraù dice la sua sulla diatriba con l’ormai ex sponsor Givova: “Facciano tutte le azioni che vogliono,- ha concluso – ne hanno il diritto. Così come noi abbiamo il diritto di rompere legittimamente un contratto, anche a causa di inadempienze”.
Vittorio Sangiorgi