Calcio Catania, trattative nel pallone - QdS

Calcio Catania, trattative nel pallone

Antonino Lo Re

Calcio Catania, trattative nel pallone

venerdì 10 Gennaio 2020

Saltata la pista dell’imprenditore Follieri, resta in ballo solo il Comitato guidato dal duo Pagliara-Pellegrino

CATANIA – Sono giorni caldi per il futuro del Calcio Catania. In città è ormai diventato l’argomento principale, il cambio di proprietà è stato chiesto a gran voce dai tifosi. La società del patron Antonino Pulvirenti sembra ormai al collasso, nonostante le rassicurazioni arrivate nei mesi scorsi. Lo stato di carente salute del club di via Magenta ha avuto un’ulteriore conferma da un messaggio WhatsApp inviato dai vertici societari che invitava i giocatori rossazzurri a cercarsi una nuova sistemazione a causa della nota situazione debitoria. Poi è stato lo stesso amministratore delegato del sodalizio etneo, Pietro Lo Monaco, a confermare la crisi.

L’amministrazione comunale non è stata di certo a guardare. Il sindaco Salvo Pogliese si era già esposto pubblicamente chiedendo spiegazioni al Calcio Catania dopo la decisione del prefetto di disputare la gara tra gli etnei e la Casertana dello scorso 24 novembre a porte chiuse. Scelta dettata dalla carenza di steward per la pubblica sicurezza dello stadio “Angelo Massimino”, poiché la World Service aveva deciso di chiudere ogni rapporto di lavoro con il club rossazzurro a causa di inadempimenti economici. L’uscita del primo cittadino non fu gradita dalla società che rispose con un duro comunicato evidenziando le difficoltà soprattutto nella gestione dell’impianto sportivo di piazza Spedini.

Il Comune ha aperto ad un passaggio di consegne tra l’attuale proprietà ed un nuovo gruppo. Il primo a farsi avanti in questi mesi è stato Raffello Follieri, imprenditore foggiano attivo nel settore petrolifero, che già in passato provò a rilevare società come Palermo e Foggia. La Follieri Capital Limited infatti ha avuto un incontro con il primo cittadino etneo e l’imprenditoria catanese non solo per manifestare l’interesse per il Calcio Catania, ma anche per possibili investimenti sul territorio etneo e più in generale sulla Sicilia.

Feeling mai sbocciato tra Nino Pulvirenti e l’imprenditore pugliese. Il patron ha richiesto più volte, per poter avviare una trattativa, un’evidenza fondi da una banca italiana la quale attestasse la solidità del gruppo. Documento che inizialmente non è arrivato e in questo scenario un comitato capeggiato da Fabio Pagliara, segretario generale della Fidal, Federazione italiana di atletica leggera e da Maurizio Pellegrino, ex giocatore e allenatore proprio del Catania ha mostrato il proprio interesse verso il club.

Il “Comitato promotore per l’acquisizione del Catania Calcio” che rappresenta una cordata di imprenditori ha già incontrato nelle scorse settimane l’amministrazione comunale. A confermarlo è stato Sergio Parisi, assessore allo Sport del Comune di Catania, il quale ha dichiarato di aver avuto modo di conoscere le intenzioni del comitato intorno la metà di dicembre. Sia Pogliese che Parisi stanno monitorando con attenzione l’evolversi della vicenda ma assicurano sulle figure di Pagliara e Pellegrino.

Dopo essere sparito dai radar per almeno due settimane, Follieri si è rifatto vivo attraverso un comunicato emanato dal proprio gruppo, il quale affermava l’interesse a investire sul Calcio Catania ben 60 milioni di euro, debiti compresi e di presentare l’evidenza fondi richiesta con la sottoscrizione di un patto di riservatezza con il club etneo. Documento che secondo il gruppo Follieri, la società etnea non avrebbe firmato facendo arenare definitivamente la trattativa. Il Catania ha risposto immediatamente riferendo di non aver ricevuto “la documentazione minima per avviare una trattativa basata sulla serietà”.

Attualmente, dunque, resta in corsa solo il comitato del duo Pagliara-Pellegrino che ha già inviato la Pec con la manifestazione d’interesse al club di Via Magenta. Il Catania ha aperto un dialogo chiedendo l’elenco nominativo dei soggetti interessati all’acquisizione delle quote azionarie della società e “una evidenza fondi da parte di primario istituto bancario italiano, condizione essenziale comprovante l’effettiva capacità economico-finanziaria dei soggetti in questione”.

I tifosi sperano che la trattativa tra le parti possa avere un lieto epilogo. L’impatto che il Calcio Catania ha sulla città è davvero importante. Non a caso nelle scorse settimane vi è stata tra le vie cittadine una protesta dei sostenitori rossazzurri che chiedevano a gran voce “Liberate il Calcio Catania”. Lo sport e soprattutto il calcio possono dare slancio ad una città che negli ultimi anni ha perso entusiasmo e che vuole tornare a riempire gli spalti del “Massimino” come ai fasti dei vecchi tempi.

Twitter: @AntoninoLoRe

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