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Calenda si scusa con Schifani: “Mi spiace se sia offeso, ma dico quello che penso”

Calenda si scusa con Schifani: “Mi spiace se sia offeso, ma dico quello che penso”
Calenda Schifani Sicilia

Carlo Calenda si scusa con il Presidente della Regione ma ribadisce: “Siciliani vittime di un sistema clientelare, costoso e inefficiente”

Scontro politico tra Renato Schifani e Carlo Calenda ieri alla festa di Forza Italia Giovani a San Benedetto del Tronto. Il presidente della Regione ha abbandonato la convention del suo partito in protesta per le parole dette dal leader di Azione nei confronti della Sicilia, ospite e invitato da Antonio Tajani. Sono arrivate le scuse da parte del senatore, che però non ritratta sulle sue posizioni.

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Calenda: “Siciliani vittime di un sistema clientelare, costoso e inefficiente”

“Mi spiace che Schifani si sia offeso. Semplicemente gli ho detto ciò che penso. I siciliani sono vittime di una sistema clientelare, costoso e inefficiente. Un sistema che non è nato ieri ma che ha accompagnato la storia della Regione dallo statuto speciale”. Lo afferma il leader di Azione Carlo Calenda.

Maggioranza all’attacco, Cirillo (Dc): “Calenda ha offeso milioni di siciliani”

“Il disprezzo di Carlo Calenda nei confronti della Sicilia e dei siciliani ha raggiunto l’apice con la mancanza di rispetto oggi al Presidente Renato Schifani. La Sicilia che va cancellata è quella che ha eletto Carlo Calenda a rappresentarla. L’unico da confinare lontano dalla nostra terra è proprio lui, che con le sue parole ha offeso milioni di siciliani”.

Lo dichiara Stefano Cirillo, segretario regionale della DC. “A novembre dovrà comunque presentarsi in tribunale in Sicilia per rispondere alla mia denuncia, dopo le sue precedenti offese. La Sicilia non si cancella, si difende. E la difenderemo sempre da chi la insulta”, conclude.

Lo Giudice (Sud chiama Nord): “Dichiarazioni inaccettabili”

“Le dichiarazioni di Carlo Calenda sono gravi e inaccettabili. Dire che la Sicilia è da ‘cancellare’ non è una battuta, ma un’offesa a milioni di cittadini che ogni giorno affrontano con dignità le difficoltà di questa terra e lottano per costruire un futuro migliore. Come movimento politico che nasce e cresce nel Sud, sentiamo il dovere di difendere la Sicilia e i siciliani da chi pensa di liquidare i nostri problemi con frasi denigratorie e superficiali. La Sicilia non si cancella: la Sicilia resiste, lavora, produce ed è un patrimonio culturale, economico e umano che appartiene all’Italia intera”. Così Danilo Lo Giudice, coordinatore regionale Sud chiama Nord.

“Al presidente Schifani, che ha scelto con fermezza di abbandonare la convention di Forza Italia dopo le parole di Calenda, va la nostra solidarietà istituzionale. In questo momento serve unità, perché non possiamo permettere che l’immagine e l’onore della nostra Isola vengano infangati per calcoli politici o per provocazioni fuori luogo. Sud chiama Nord continuerà a battersi per una Sicilia protagonista, non relegata ai margini o oggetto di insulti. Chi pensa di cancellarci deve sapere che qui c’è un popolo che non arretra e una classe dirigente pronta a difenderlo con orgoglio”, conclude.