Caltanissetta, blitz anti contraffazione della Guardia di Finanza

Caltanissetta, blitz anti contraffazione della Gdf: sequestrati prodotti di marca tarocchi

Caltanissetta, blitz anti contraffazione della Gdf: sequestrati prodotti di marca tarocchi

Redazione  |
venerdì 01 Settembre 2023

I finanzieri hanno posto sotto sequestro circa 300 capi d'abbigliamento contraffatti e denunciato 4 venditori abusivi a Caltanissetta

Nell’ambito dell’attuazione del “Dispositivo Operativo” messo a punto dal Comando Provinciale della Gdf di Caltanissetta per contrastare in modo concreto il fenomeno della contraffazione, dell’abusivismo commerciale organizzato e della tutela del “Made in Italy”, il Gruppo di Gela ha incrementato i controlli presso il lungomare Federico II di Svevia, vero e proprio luogo di ritrovo dei cittadini gelesi durante la stagione estiva. Nel corso dei vari accertamenti svolti, le fiamme gialle hanno identificato 4 venditori ambulanti, di origine straniera, trovati intenti alla vendita di capi di abbigliamento, accessori e calzature recanti i marchi “Harmont & Blaine”, “Emporio Armani”, “Aeronautica Militare”, “Gucci”, “Supreme Luis Vuitton”, “Adidas”, “Disquared 2”, “Versace”, “Nike Air”, “Nike Air Jordan”, “Alexander Mc-Queen”, “Omega”, “Breitling”, “Daniel Wellington”, “Casio” e “Rado”.

Sottoposti a sequestro 300 capi di marca, 4 denunce

“Successivi riscontri hanno permesso di appurare che si trattava di oltre 300 capi, tra pantaloni, borse, scarpe sportive e orologi, che non presentavano i requisiti di conformità previsti dalle case madri in ordine alla tipologia, alla qualità ed alle modalità di costruzione, quindi abilmente contraffatti, che i finanzieri hanno provveduto a sequestrare, denunciando i responsabili alla Procura della Repubblica di Gela per il reato di “Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi” – dicono le fiamme gialle – La costante attenzione che la Guardia di Finanza pone a contrasto della commercializzazione dei prodotti contraffatti è rivolta a debellare la produzione sommersa e, di conseguenza, il mercato del falso, che favorisce la diffusione di altri gravi illeciti di natura amministrativa e penale, quali il lavoro nero e irregolare, l’immigrazione clandestina, il riciclaggio, l’evasione fiscale e contributiva, il commercio abusivo e le attività della criminalità organizzata”.

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