Cooperativa sociale Etnos, assessorato regionale alla Salute, Azienda sanitaria provinciale, Comune nisseno e Fia insieme per un progetto di solidarietà che vuole abbattere i pregiudizi
CALTANISSETTA – Sensibilizzare la popolazione sullo spettro autistico per far toccare con mano il loro mondo e cercare di comprenderlo abbattendo i pregiudizi. È questo l’intento del progetto “Un caffè al costo di un sorriso” promosso dalla cooperativa sociale Etnos che vede come partner l’assessorato regionale alla Sanità, l’Asp di Caltanissetta, l’assessorato alle Politiche sociali del Comune e la Fondazione italiana autismo (Fia).
Un caffè con i ragazzi autistici
Un’esperienza non nuova per la cooperativa sociale Etnos, presieduta da Fabio Ruvolo, che da anni promuove l’inclusione sociale e lavorativa dei diversamente abili anche attraverso la gestione di “N’Arancina Speciale” e di “Equo cream aut café”. Il caffè sarà preparato e servito dai ragazzi che fanno parte del progetto sull’autismo nato in collaborazione con l’Asp2 Caltanissetta, direzione strategica e dipartimento di Salute mentale. La bevanda sarà servita accompagnata da un biscottino prodotto dagli stessi ragazzi e da un sorriso per un sorriso, un gesto che non costa nulla ma riscalda il cuore di chi lo dà e di chi lo riceve. L’iniziativa sarà valida per chi nella mattina si recherà all’Equo cream aut cafè e per un massimo di cento caffè.
“Uno degli elementi chiave – ha affermato Fabio Ruvolo – è sempre la reciprocità, la capacità di crescere insieme. Quindi non vogliamo assolutamente avere la medaglietta o pensare di essere considerati i migliori, perché noi semplicemente siamo uno dei tanti pezzi di un puzzle che prima o poi spero si possa comporre”.
A sposare immediatamente l’idea l’assessore regionale alla Sanità, Giovanna Volo. “Da nissena – ha detto – sono legatissima alla mia città, per cui quando mi hanno illustrato questo bellissimo progetto ho detto immediatamente ‘facciamolo’. Ritengo che queste iniziative sull’inclusione lavorativa debbano essere in continua evoluzione, stiamo già valutando altri progetti collegati per valorizzare il lavoro di questi stupendi giovani. Tra l’altro è con l’esempio che diventiamo sempre più consapevoli di quali grandi potenzialità ci siano anche nei soggetti più fragili”.
“Abbiamo subito detto sì – ha detto il direttore sanitario Luciano Fiorella – alla manifestazione di interesse della Etnos. Volevamo con il nostro progetto di inclusione, in questo caso lavorativa, dare opportunità diverse, investire in un percorso che desse una restituzione tangibile e immediata. Un progetto che ha dato le risposte che ci aspettavamo e che continuerà. Mi fa piacere che quando le istituzioni sono tutte insieme riescono a ottenere risultati. Abbiamo affrontato non soltanto il problema dell’autismo ma anche quello che riguarda i familiari, che spesso e volentieri sono messi un po’ da parte. Oggi, finalmente, intraprendiamo una strada diversa”.
“Collaboreremo con tutte le associazioni che operano sul territorio – ha sottolineato il sindaco Roberto Gambino – proprio per ottenere i risultati che già si stanno conseguendo. Il sorriso è una cosa importantissima e questa città lo sta cominciando a scoprire”.