Camminandos 2025, a Catania la maratona contro il tumore al seno

CamminAndos 2025, a Catania la maratona contro il tumore al seno

CamminAndos 2025, a Catania la maratona contro il tumore al seno

Ivana Zimbone  |
domenica 15 Giugno 2025

“Sono oltre 500 le mammografie messe a disposizione quest’anno per la fascia 40-49 anni, non coperta dal Servizio sanitario nazionale – spiega Raffaella Tregua, vicepresidente della Fondazione e direttrice di Qds.it –.

Donne, uomini, bambini e anche amici a quattro zampe. Insieme per combattere il tumore al seno, per dire che lo screening deve riguardare le donne di qualsiasi età e che la qualità della nostra vita influisce anche sulle sue aspettative e, quindi, sulla salute. Questa la ragione più profonda di CamminAndos 2025, la passeggiata di solidarietà di stamattina, a Catania, che ha ricevuto il patrocinio del Comune di Catania, dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Catania, del Coni, dell’Ordine degli avvocati di Catania, di Condindustria Imprenditoria femminile Catania, nonché il contributo di Opes Comitato regionale Sicilia, di Cambiamento giovanile e dell’Associazione femminile Sant’Agata in Cattedrale. 

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Alle ore 9 il banchetto era pronto in piazza Leonardo Sciascia, dinnanzi al murales che è stato inaugurato l’anno scorso, per distribuire le magliette ufficiali e le bibite energizzanti. “La prevenzione fa fiorire la vita”, riporta sotto il ritratto di un gruppo di donne. Ed è proprio sulla prevenzione primaria e secondaria che si concentra l’intero programma di Maggio in…forma, iniziativa della Fondazione Etica & Valori Marilù Tregua e Andos Catania, di cui CamminAndos rappresenta soltanto l’ultima tappa.

Prevenire il tumore al seno, a tutte le età

“Sono oltre 500 le mammografie messe a disposizione quest’anno per la fascia 40-49 anni, non coperta dal Servizio sanitario nazionale – spiega Raffaella Tregua, vicepresidente della Fondazione e direttrice di Qds.it –. In dieci anni ne abbiamo offerte oltre 3200, salvando 66 donne grazie alla diagnosi precoce. Ma ciò che conta di più è l’opportunità di far sapere che ci si ammala pure da giovanissime, anche prima dei 30 anni, e che non c’è tempo da perdere per amarsi, per sottoporsi annualmente allo screening e per seguire uno stile di vita sano”. Un messaggio portato fino alle istituzioni nei giorni scorsi, quando alla Camera dei deputati è stato presentato il report di questi primi 10 anni del progetto.

Che lo screening gratuito – attualmente garantito soltanto alle donne dai 50 anni in su – debba essere esteso ne è convinta anche Francesca Catalano, presidente di Andos Catania e direttrice del reparto di Chirurgia generale a indirizzo senologico multidisciplinare dell’ospedale Cannizzaro di Catania. “Discutiamo persino casi di tumore di ragazze di 28-30 anni, non è più possibile pensare di coinvolgere soltanto le over 50 – aggiunge –. Troppe volte, purtroppo, il cancro alla mammella viene diagnosticato quando è in stato avanzato. Bisogna invertire questa tendenza, renderci conto che garantire la prevenzione a tappeto significa risparmiare vite e, paradossalmente, risparmiare fondi per chemioterapie e interventi invasivi”.

Lo stile di vita come prevenzione della malattia

Se la diagnosi precoce incide in modo sostanziale sulla prognosi e quindi sull’opportunità di completa guarigione, lo stile di vita incide sull’incidenza del tumore stesso. Un’alimentazione bilanciata, ricca di cereali integrali, vegetali e legumi, che esclude o limita il consumo di carne, di zucchero, di farine raffinate, di insaccati e di prodotti industriali e ultra processati aiuta a prevenire la malattia e le recidive.

Oltre al seguire un regime alimentare corretto, bisognerebbe astenersi dal fumo di tabacco. Secondo uno studio del 2018 della Società italiana di tabaccologia, il 4,3% delle morti per tumore al seno e il 4,7% degli anni persi o vissuti con disabilità in seguito alla malattia è direttamente imputabile al fumo attivo e passivo.
Al contrario, l’attività fisica regolare – anche a bassa intensità – aiuta a prevenire questa e altre forme di cancro, migliorando lo stile di vita, aiutando a smaltire le tossine, favorendo l’ossigenazione dei tessuti, la regolazione dei livelli ormonali e il metabolismo. Lo sport, poi, riduce l’infiammazione, fattore strettamente connesso alla crescita dei tumori.

Proprio per questo la maratona CamminAndos quest’anno si è inserita all’interno della Giornata nazionale dello Sport. I partecipanti, partiti alle ore 10, hanno attraversato insieme il lungomare fino a Ognina, per poi tornare al punto di partenza. Perché soltanto lo sforzo comune può accelerare il cambiamento, diffondendo le corrette informazioni sull’argomento e la necessità di non rimandare il proprio benessere e la tutela della propria salute.

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