Orrore a Mascalucia, cane ucciso a colpi di fucile - QdS

Orrore nel Catanese, cane randagio ucciso a colpi di fucile: scoperto il colpevole

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Orrore nel Catanese, cane randagio ucciso a colpi di fucile: scoperto il colpevole

Redazione  |
lunedì 19 Dicembre 2022

La bestiola ha pagato la "colpa" di essersi intrufolata nel giardino di appartenenza dell'uomo che ha aperto il fuoco.

In mattinata, i carabinieri della Tenenza di Mascalucia hanno denunciato una coppia del posto, in particolare il marito 53enne per “spari in luogo pubblico” e “maltrattamenti di animali” e la moglie 34enne per “omessa custodia di armi”.

Al riguardo, i militari sono intervenuti presso il centro cittadino di Mascalucia, poiché un residente aveva segnalato al 112 N.U.E., di avere udito l’esplosione di alcuni colpi di arma da fuoco.

L’uccisione del cagnolino

Immediate le ricerche nella zona indicata da parte dei carabinieri, che purtroppo si sono trovati davanti ad una scena piuttosto triste, poiché un cane randagio, un meticcio di taglia media, era riverso sull’asfalto, sanguinante.

Purtroppo non c’è stato nulla da fare per l’animale che, nonostante sia stato subito trasportato presso la più vicina clinica veterinaria, è deceduto dopo qualche giorno di ricovero a seguito delle gravi ferite riportate.

Le indagini dei carabinieri

Contestualmente, sono stati avviati i necessari accertamenti per far luce sulla vicenda. È quindi emerso come il 53enne, residente in una abitazione vicina al luogo dove è stato trovato l’animale ferito, avesse più volte sparato alla bestiola, dopo che quest’ultima era entrata nel suo giardino, dapprima spargendo a terra dei rifiuti contenuti in un cestino, per poi azzuffarsi con i diversi cani di proprietà dell’uomo.

In effetti, all’esito della visita effettuata dal veterinario, sono stati rinvenuti sull’animale dei pallini di piombo calibro 16, elemento tuttavia discordante rispetto a quanto dichiarato dall’uomo, che a caldo aveva riferito ai carabinieri di aver sparato con un fucile ad aria compressa e non con un’arma da caccia.

Il sequestro delle armi

Tale circostanza è stata poi ulteriormente riscontrata a seguito della perquisizione presso l’abitazione del soggetto, dove sono stati ritrovati due fucili, regolarmente detenuti dalla consorte, il primo ad aria compressa e il secondo a pallini a doppia canna calibro 16, quest’ultimo perfettamente compatibile con il munizionamento recuperato dai sanitari.

Entrambe le armi sono state pertanto ritirate cautelativamente, nelle more degli eventuali provvedimenti sul porto d’armi da parte della locale Prefettura.

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