Sono momenti di grande preoccupazione per un 60enne di Canicattì, attualmente ricoverato in prognosi riservata dopo essere stato aggredito e pestato da almeno tre persone. La vicenda è avvenuta proprio nella città agrigentina, nei pressi di una chiesa evangelica, con l’uomo che è stato soccorso quando era già privo di sensi e con grandi traumi alla oltre che alcune ferite alla testa.
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Ancora al vaglio delle forze dell’ordine la vicenda ma, come emerso da una prima ricostruzione, potrebbe trattarsi di una “spedizione punitiva”, in quanto nelle scorse ore ci sarebbe stata una lite tra l’uomo, un 60enne dell’Agrigentino, e un gruppo di romeni. Tutto, probabilmente, per questioni di vicinato. Adesso, la polizia ha immediatamente attivato le indagini sul caso, mentre l’uomo resta ricoverato all’ospedale di Caltanissetta, dove è stato accompagnato dai sanitari in un secondo momento.
Autista dell’Amat picchiato, ennesimo caso a Palermo
Nuovo episodio di violenza ai danni di un autista dell’Amat nei giorni scorsi, la società che gestisce il trasporto pubblico a Palermo. È accaduto oggi pomeriggio in via Carlo Pisacane, nella zona Oreto-Stazione, dove un autobus della linea 243 ha urtato leggermente un’auto in sosta.
L’impatto
Il proprietario della vettura è sceso e, in preda all’ira, ha sferrato un pugno contro il parabrezza anteriore del mezzo. L’impatto, forse aggravato dall’uso di un tirapugni, ha mandato in frantumi il vetro: le schegge hanno colpito l’autista, un giovane interinale, costringendo i sanitari del 118 a trasportarlo d’urgenza all’ospedale Civico.
L’aggressore si è poi dileguato, facendo perdere le proprie tracce. I carabinieri, intervenuti sul posto, stanno passando al setaccio le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona per provare a rintracciarlo.
L’ira del presidente Mistretta
Il presidente dell’Amat, Giuseppe Mistretta, sottolinea che dal prossimo anno scatterà l’obbligo delle cabine di protezione e dei pulsanti di emergenza, ma evidenzia come misure di questo tipo possano rivelarsi insufficienti se gli attacchi arrivano dall’esterno, come in questo caso.

