Canicattini Bagni, via libera al Rendiconto di gestione - QdS

Canicattini Bagni, via libera al Rendiconto di gestione

Luigi Solarino

Canicattini Bagni, via libera al Rendiconto di gestione

sabato 10 Dicembre 2022

Il documento finanziario è stato approvato con i soli voti della maggioranza. Al centro del dibattito i disavanzi. Il sindaco Paolo Amenta rassicura: "Non verranno modificate le aliquote tributarie"

CANICATTINI BAGNI (SR) – Approvati dal Consiglio comunale di Canicattini Bagni, con i soli voti della maggioranza, il Rendiconto della gestione finanziaria 2021 e il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale. Il Rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2021, è stato illustrato dal vicesindaco nonché assessore al Bilancio, Marilena Miceli.

“Il Comune di Canicattini Bagni non è strutturalmente deficitario – ha dichiarato l’assessore Miceli – e risulta essere correttamente adempiente alla trasmissione di tutti i documenti contabili (bilanci di previsione, rendiconti e bilanci consolidati e rispettivi allegati alla Bdap – Banca Dati Amministrazioni Pubbliche), e non sono stati rilevati debiti fuori bilancio, né tantomeno irregolarità contabili o anomalie gestionali. Il Rendiconto si chiude con un disavanzo da riequilibrare, dovuto all’obbligo che i Comuni hanno di accantonare alcune somme, soprattutto la nuova contabilizzazione del Fondo anticipazione liquidità ma anche da molteplici altre cause frutto di applicazioni di normative, ad iniziare dal Federalismo fiscale”.

“Nel 2021 – ha aggiunto l’assessore Miceli – nonostante le difficoltà finanziarie vissute da tutti i Comuni siciliani il Comune di Canicattini Bagni ha garantito i servizi essenziali di qualità ai cittadini, in particolare alle fasce più fragili, migliorato gli interventi sociali, garantito il diritto allo studio con la mensa e il trasporto dei pendolari, tenuto viva con iniziatine culturali e ricreative la vita della città, collaborato con le Associazioni, grazie anche al lavoro degli Uffici e dei Funzionari che hanno saputo reperire fondi regionali e statali”.

Il secondo punto discusso è stato quello relativo al ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale (15 anni) per spalmare il disavanzo di 1.894.519,35 euro causato dall’obbligo che i Comuni hanno di accantonare alcune somme, come il Fondo Anticipazione di Liquidità concesso dallo Stato per il pagamento delle fatture dei fornitori.

“Gli accantonamenti – ha detto dal canto suo il sindaco Paolo Amenta – causano doppie pesantezze ai Bilanci che stanno mettendo in ginocchio i Comuni siciliani senza alcun sostegno da parte di Stato e Regione, come sta avvenendo anche con l’aumento dei costi energetici, come più volte sollevato da Anci Sicilia: una prima volta perché non si riesce ad incassare la finanza locale per la crisi che attanaglia famiglie e imprese, e una seconda volta in quanto la stessa corrispondenza del non incassato o del fondo di liquidità bisogna prevederlo a garanzia in un apposito capitolo del Bilancio”.

“Una situazione difficile nel quale è facile produrre un disavanzo che bisogna riequilibrare – ha concluso il primo cittadino – tenendo conto che il Comune di Canicattini Bagni non è deficitario né tantomeno ha prodotto debiti fuori bilancio”.

I consiglieri di minoranza Alessandro Cultrera, Rita Cassarino e Alessandra Amenta, hanno affermato di non condividere il disavanzo ed hanno chiesto all’Amministrazione se per rie-quilibrare porterà le aliquote dei tributi al massimo.

Il sindaco Amenta ha garantito che “Non verranno modificate le aliquote tributarie, così come dal 2014 non è stato mai modificato il piano dei costi del servizio dei rifiuti” ed ha reso noto che “Insieme a tutti i Comuni siciliani che stanno vivendo lo stessa dramma, si stano mettendo in atto iniziative di confronto col Governo nazionale e regionale al fine di sostenere i Comuni, sperando, ad iniziare dalla Regione, in un impegno a riportare il Fondo per le Autonomie a 900 milioni anziché 300 milioni com’è adesso dopo i tagli di questi anni, e ad una riduzione delle percentuali di accantonamento dei vari Fondi a cui sono costretti i Comuni”.

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