Cantieri in autostrada, al via cashback per ritardi, ma non vale per la disastrata rete siciliana - QdS

Cantieri in autostrada, al via cashback per ritardi, ma non vale per la disastrata rete siciliana

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Cantieri in autostrada, al via cashback per ritardi, ma non vale per la disastrata rete siciliana

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venerdì 24 Settembre 2021

Dal 15 settembre è attivo il servizio cashback del pedaggio autostradale sulle tratte di competenza della società Autostrade per l'Italia ma non varrà per i ritardi sulla rete autostradale siciliana

Dal 15 settembre è attivo il servizio di cashback del pedaggio autostradale sulle tratte di competenza della società Autostrade per l’Italia (Aspi) che consentirà agli utenti di chiedere un ristoro al verificarsi di un rallentamento significativo dei tempi di percorrenza sulla rete dovuto alla presenza di un cantiere.

Il servizio di cashback, dunque, non si applica alla rete siciliana perché, come accennato, è relativo ad Aspi; in Sicilia in questo momento ci sono due gestori: Anas e Autostrade siciliane, e alla stregua degli altri concessionari italiani non hanno avviato tale procedura.

Qualcosa di simile l’ha tentata Autostrade siciliane: nella finanziaria della regione è previsto il “rimborso” per il pedaggio Villafranca – Messina ma manca il decreto attuativo dunque l’iniziativa non è fruibile al momento. I siciliani che utilizzeranno la rete autostradale extra-regionale nelle tratte di competenza di Aspi devono però conoscere le specifiche dell’iniziativa se desiderano fruirne.

Quali ritardi vengono rimborsati

Il cashback sarà erogato esclusivamente in caso di ritardi generati da cantieri per lavori sulla rete di Autostrade per l’Italia che influiscono sulla regolarità dei transiti a causa della riduzione delle corsie originariamente disponibili (esclusa la corsia di emergenza) e potrà essere riconosciuto già per itinerari brevi, a partire da 15 minuti di ritardo, consentendo l’accesso a rimborsi dal 25% al 100% del pedaggio, sulla base del tempo effettivo di viaggio e sulla lunghezza del percorso effettuato.

Sarà possibile accedere al ristoro del pedaggio per tempi di percorrenza superiori agli standard di riferimento: tempi calcolati su velocità: 100km-h per i veicoli leggeri; 70 km-h per i veicoli pesanti, per la presenza di cantieri programmati sulla rete di ASPI.

I percorsi validi per avere il rimborso

Il cashback sarà valido per le tipologie di transiti su: percorsi con ingresso e uscita su rete ASPI; percorsi con ingresso su rete ASPI e uscita su altra concessionaria; percorsi con ingresso su altra concessionaria e uscita su rete ASPI; percorsi con ingresso e uscita su altra concessionaria, con attraversamento su rete ASPI.

Ristori non ammissibili, di natura non prevedibile

Non rientrano nell’iniziativa i ritardi non legati alle attività del concessionario, di natura imprevedibile come: traffico intenso, incidenti, eventi meteo, manifestazioni, o qualunque altra motivazione non connessa al piano di lavori per l’ammodernamento delle infrastrutture autostradali.

Una app per gestire i rimborsi

La procedura è accessibile grazie alla app di Free To X disponibile su tutti gli store per dispositivi Android e IOS.

L’applicazione Free To X è gratuita ed è aperta ora a una fase sperimentale (fino al 31/12/2021) per l’utilizzo di massa, indipendentemente dalla classe di veicolo e dal mezzo di pagamento utilizzato. Ai consorzi e ai loro associati il servizio sarà reso accessibile in una fase successiva, grazie a un processo di adesione dedicato che consentirà di recuperare retroattivamente i rimborsi relativi agli itinerari percorsi dal 15 settembre.

La procedura per il rimborso

Scaricando la app di Free to X, nella sezione Cashback, gli utenti potranno ottenere un rimborso sia per i pagamenti con dispositivi di telepedaggio, sia per pagamenti con carte di credito, di debito, Viacard e contanti.

Chi ha sistemi di telepedaggio, potrà inserire i riferimenti relativi al dispositivo prescelto per ricevere in automatico la notifica del cashback, limitandosi alla conferma dell’itinerario. A chi utilizza contanti o carte, per richiedere il rimborso sarà sufficiente inviare la fotografia – tramite app – della ricevuta di pagamento, ritirata al casello di uscita.

L’erogazione del rimborso

Durante la fase sperimentale (fino al 31/12/2021) i rimborsi saranno accumulati – per tutte le tipologie di pagamento – nella sezione “borsellino” e gli accrediti verranno erogati a partire da gennaio 2022, per i transiti effettuati dal 15 settembre, sul proprio conto corrente, tramite bonifico o per quanto riguarda gli operatori di telepedaggio secondo modalità in corso di definizione.

Iniziativa del ministero Infrastrutture

L’iniziativa è stata condivisa con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili e in fase di presentazione formale all’Antitrust.

La strategia di Autostrade per l’Italia

Il tutto rientra nella strategia complessiva di Autostrade per l’Italia (ASPI) e consente di mettere a disposizione degli utenti nuovi servizi interattivi per conoscere in tempo reale lo stato del traffico sulle autostrade. La società sta infatti portando avanti un programma ininterrotto di lavori di ammodernamento complessivo, che riguarda ogni tipologia di infrastruttura in gestione: viadotti, gallerie e barriere.

L’obiettivo del piano in corso – che proseguirà nei prossimi anni – è quello di estenderne la durata, rinnovando il loro ciclo di vita, grazie a 21,5 miliardi tra investimenti e manutenzioni previsti nel piano industriale per lo sviluppo della rete e ammodernando infrastrutture realizzate negli anni ‘60/’70.

Il test sul cashback

Al test condotto sul servizio di cashback, hanno partecipato anche cinque grandi associazioni dei consumatori (Adiconsum, Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori).

Le reazioni

“Il nostro plauso ad Autostrade per l’Italia – afferma Alberto Petranzan, presidente di Fnaarc (Federazione Nazionale Associazioni Agenti e Rappresentanti di Commercio) – Daremo ampia diffusione informativa di questo strumento di rimborso che risponde a un problema molto sentito.

Gli agenti e rappresentanti di commercio (220 mila in Italia) percorrono mediamente ogni anno, per lavoro, 60mila chilometri e la conseguenza dei ritardi negli spostamenti si traduce in costi in più da sostenere, mancati guadagni e perdita di opportunità di vendita”.

Adriano Agatino Zuccaro

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