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Paternò, è caos. La denuncia dei giocatori: “Senza cibo e senza letti”. La replica del club: “Serve pazienza”

Paternò, è caos. La denuncia dei giocatori: “Senza cibo e senza letti”. La replica del club: “Serve pazienza”
Paternò, crisi senza fine

Crisi senza fine per il Paternò: i giocatori rossazzurri hanno diramato una nota congiunta denunciando una situazione surreale

Caos senza fine al Paternò. Il club rossazzurro continua a dover fare i conti con una situazione al limite del paradosso, con tante nubi in vista del futuro. Come riportato dalla “Gazzetta Rossazzurra”, i giocatori hanno deciso di denunciare la condizione surreale in cui sono costretti a lavorare, attaccando frontalmente la proprietà Kirdi.

I giocatori: “Senza cibo: dormiamo accampati perchè mancano i letti”

“Siamo allo stremo, non ne possiamo più. Siamo esausti di tutta questa situazione che stiamo vivendo – si legge nella nota diramata dalla squadra – Quello che stiamo vivendo qui è ai limiti del surreale, non ci sono le condizioni per vivere, siamo praticamente accampati! Ma ricapitoliamo, fin dall’inizio siamo stati costretti a non comportarci come una squadra vera, viaggiando in trasferta con dei 9 posti o con dei pulmini improvvisati. Quindi siamo stati sistemati in un hotel ad Aci Castello, dove per mancanza di adeguata contropartita economica, i nostri allenatori sono stati costretti il sabato sera a comprarci il pollo e a servircelo loro direttamente. Poi ieri di punto in bianco, siamo stati cacciati via dalla struttura e spostati in un B&B in contrada San Leone a Belpasso, praticamente in mezzo al nulla! Non stiamo qui a parlare di quello che abbiamo visto per poterci spostare e recarci in questa zona e di alcuni di noi che non hanno nemmeno pranzato e cenato, ma arrivati nella struttura ci siamo accorti che ci sono solo 14 posti letto, per 22 occupanti. Abbiamo chiesto altre soluzioni, ma ci hanno risposto, che avrebbero provveduto con delle Brandine, in stile carcerario, accampati tra corridoi e stanze di servizio. Abbiamo l’acqua calda solo al piano di sotto, abbiamo solo due piccole pentole per cucinarci e questo non ci permette di preparare il pranzo per tutti. Abbiamo chiesto soluzioni, ma oggi solo alle 14:28 ci hanno portato la spesa, mentre noi alle 15:00 dovevamo essere pronti in campo. Gli allenatori, che nonostante un piccolo inghippo, con la loro autovettura, hanno provveduto da sé ad arrivare a Ragalna alle 15:10, ma l’allenamento è saltato a causa della mancanza dei giocatori, che non avevano ancora pranzato. Non vogliamo essere trattati come delle bestie, siamo esseri umani, la società ha il compito di garantirci un trattamento vivibile, per cui chiediamo aiuto a tutti i tifosi, alle autorità, e a chi a cuore le sorti di questa squadra, perché così non si può più continuare!”.

La replica del club: “Dispiace: serve pazienza, il progetto continua”

Immediata è arrivata la replica del vice presidente e braccio destro di Kirdi, Jamil Kamal, che ha espresso il punto di vista della società: “Ci dispiace per quello che è successo – le sue parole – ma purtroppo siamo in una fase di transizione. Nella fattispecie, aspettavamo che la società che ci ha consegnato i letti doveva montarli, ma purtroppo ce li hanno lasciati smontati. Pertanto, noi prenderemo i nostri provvedimenti. Ripeto, siamo in una fase di transizione. Stiamo risolvendo tutto e a brevi annunceremo anche nuovi e forti giocatori! Bisogna avere solo un pò di pazienza”.

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