Caos Procure, Luca Palamara, "Estraneo alla corruzione" - QdS

Caos Procure, Luca Palamara, “Estraneo alla corruzione”

redazione web

Caos Procure, Luca Palamara, “Estraneo alla corruzione”

martedì 20 Luglio 2021

L'ex consigliere del Csm nell'udienza preliminare di ieri a Perugia, "Mai stato servo di nessuno, andrò fino in fondo per dimostrare la mia correttezza". Per lui chiesto il rinvio a giudizio

“Per la prima volta sono entrato nel merito dei fatti che mi vengono contestati e ho dimostrato documentalmente la mia estraneità a qualsiasi forma di corruzione, di non aver ricevuto pagamenti e di non aver pagato lavori di ristrutturazione”.

A dirlo l’ex consigliere del Csm Luca Palamara che ieri, nel corso dell’udienza preliminare a Perugia ha reso dichiarazioni spontanee e si è sottoposto a interrogatorio.

Per lui i pm avevano ribadito la richiesta di rinvio a giudizio per corruzione.

“Mai sono stato il servo di nessuno – ha aggiunto Palamara – e mai avrei potuto esserlo di Fabrizio Centofanti con il quale ho avuto un rapporto di frequentazione con magistrati e uomini delle istituzioni e non un rapporto di clandestinità”.

“Non si possono ingannare i cittadini dicendo che ci sono state cene in cui si decidevano le nomine”, ha aggiunto.

E in merito alle dichiarazione rese da Centofanti a giugno scorso, Palamara ha replicato: “Ovvio che in questa fase chi è stato coinvolto cerchi di liberarsi ma io andrò fino in fondo per dimostrare la correttezza del mio operato”.

“Le dichiarazioni di Palamara – ha sottolineato l’avvocato Benedetto Buratti che, insieme a Roberto Rampioni e Mariano Buratti, difende l’ex consigliere Csm – sono state accompagnate da una serie di documenti a riscontro di quello che ha dichiarato, ha ricostruito con precisione anche alcuni elementi temporali. Ha chiarito dunque di non aver mai asservito la sua funzione”

Palamara, ha spiegato il suo difensore, “si è voluto sottoporre a interrogatorio. Su Centofanti ha chiarito che era un rapporto non con il lobbista ma con l’amico – sottolinea il penalista – Ha chiarito inoltre che Centofanti non ha mai tentato di entrare nelle nomine o nelle funzioni esercitate da Palamara”.

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