Caos scuole, rientro in presenza e dad, la mappa completa - QdS

Caos scuole, rientro in presenza e dad, la mappa completa

Caos scuole, rientro in presenza e dad, la mappa completa

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lunedì 17 Gennaio 2022

Ancora grande confusione sulla scuola in Sicilia. Oggi ritorno in presenza a Palermo, Messina, Catania e Siracusa. Dad a Trapani

Ancora caos sulle scuole in Sicilia, dove tra zone gialle e arancioni la situazione sembra in continua evoluzione. Oggi ritorno in presenza a Palermo, Messina, Catania e Siracusa. Dad a Trapani.

La sottosegretaria all’Istruzione Floridia: “Adesso basta privare il diritto allo studio ai più piccoli”

“Ho atteso nel silenzio la prima settimana di scuola. L’inizio poteva anche essere complicato. Ma adesso basta!
Che nessuno continui a privare del diritto allo studio i più piccoli, i nostri giovani, tenendo le scuole chiuse mentre tutto il resto è aperto! In Sicilia un’ordinanza di Musumeci ha creato lo scompiglio e da troppi giorni c’è confusione. Questa ordinanza, malamente interpretata, viene utilizzata per chiudere le scuole in zona rossa o arancione, indiscriminatamente. E non solo”. Lo scrive su Facebook la sottosegretaria all’istruzione Barbara Floridia, senatrice del M5S.

“Le scuole non si devono chiudere, neanche in quelle zone, salvo in caso di focolai o gravi e comprovate situazioni. Non si chiudono per precauzione, per paura, per comodità. Non si chiudono per poi lasciare che il pomeriggio i ragazzi escano per le città a giocare e incontrarsi come nulla fosse! Lo chiedo a tutti i sindaci e in particolare al sindaco di Messina città della quale conosco molto bene la popolazione scolastica e le sue necessità, la smetta di fare campagna elettorale sul tema scuola e permetta ai nostri studenti di esercitare al meglio il diritto allo studio – sottolinea Floridia -. Ne hanno bisogno loro. Ne abbiamo bisogno noi affinché la nuova generazione possa un giorno, con le parole imparate a scuola, combattere l’ignoranza che dilaga e indebolisce la nostra democrazia, superare le paure che fanno prendere decisioni d’istinto e non di conoscenza e riconoscere le falsità che certa politica diffonde.

È gravissimo il danno che stiamo procurando a questa generazione! Non esisteranno ristori per loro. Ci sono ragazzi che vivono in alcuni quartieri delle città che solo a scuola trovano un ambiente sicuro dove crescere e trascorrere la giornata”.

A Messina dietrofront di De Luca

Scuole aperte oggi a Messina. Lo ha annunciato il sindaco Cateno De Luca dalla rada San Francesco, dove da ieri mattina si è accampato in attesa di una deroga alla norma che prevede l’obbligo di green pass rafforzato per l’attraversamento dello Stretto. “Vi annuncio cari ragazzi – ha detto ieri il primo cittadino – che non ci sarà nessuna ordinanza di sospensione dell’attività scolastica in presenza. Potete già organizzarvi perché si torna a scuola”. Una scelta obbligata dopo la decisione del Tar di Catania di sospensione dell’ordinanza del sindaco di Siracusa sulla chiusura delle scuole in quanto comune in zona arancione.  

Poi la replica al sottosegretario alla Pubblica istruzione, Barbara Floridia, secondo cui “in Sicilia un’ordinanza di Musumeci ha creato lo scompiglio e da troppi giorni c’è confusione. Questa ordinanza, malamente interpretata, viene utilizzata per chiudere le scuole in zona rossa o arancione, indiscriminatamente”. “Siete proprio voi a livello nazionale a generare una grande confusione – dice il sindaco -. Voglio rammentare a tutti, e in primis a coloro che sbandierando il diritto allo studio, la funzione socio pedagogica degli istituti scolastici, di fatto continuano a sparare corbellerie, che sono loro stessi violare la democrazia. Dinnanzi a una situazione di emergenza non bisogna mai attendere, a maggior ragione quando si tratta della salute e dell’incolumità pubblica”. 

Scuole chiuse a Trapani e Agrigento

I cancelli degli istituti scolastici di Trapani, Salemi, Marsala ed Erice resteranno chiusi. Il sindaco di Petrosino ha firmato un’ordinanza in cui dispone per 10 giorni la sospensione delle attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado. Lo stesso a Castellammare del Golfo fino a sabato 22 gennaio.
A Paceco, zona arancione, la Dad continuerà fino al 26 gennaio.

Il Presidente del Tar della Sicilia ha accolto l’istanza cautelare presentata contro l’ordinanza numero 9 del 14 gennaio scorso firmata dal sindaco di Agrigento che dispone una nuova chiusura dal 15 gennaio fino al 24 gennaio delle attività didattiche in presenza. Il Tribunale ha così confermato il provvedimento di sospensione già adottato il 13 gennaio “nei confronti di analogo provvedimento sindacale” e ha ribadito “come non sembri esserci spazio per i comuni di disciplinare l’attività scolastica in stato di emergenza sanitaria diversamente rispetto a quanto attualmente stabilito dalla legge statale, alla cui competenza appartiene la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 trattandosi di profilassi internazionale”.

Il sindaco di Licata Giuseppe Galanti ha firmato l’ordinanza di chiusura delle scuole fino al 26 gennaio. Nel comune le attività didattiche non sono mai riprese dall’inizio delle vacanze natalizie ad oggi.

Scuole aperte anche a Catania, Siracusa e Palermo

Gli studenti potranno tornare in classe, in presenza, a Catania e Palermo. A accezione di singoli comuni come Altofonte.

I sindaci esprimono però forti perplessità e chiedono alle istituzioni preposte maggiore attenzione sul monitoraggio dei contagi e della situazione all’interno degli istituti scolastici: “”Domani a Palermo si ritorna a scuola in presenza, ma servono norme più chiare. In Sicilia le condizioni strutturali della sanità e delle aziende sanitarie non reggono all’impatto dell’aumento progressivo dei contagi – spiega il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia, intervenuto stamattina a SkyTg24 -. Insieme a un centinaio di altri sindaci siciliani abbiamo adottato un’ordinanza, ex articolo 50, valida soltanto per tre giorni per chiedere dati certi che non ci venivano forniti.

Quando sono stati forniti dopo le nostre ordinanze abbiamo scoperto che i comuni in zona arancione erano quasi 150. Come detto nei giorni scorsi non posso che prendere atto delle decisioni del Tar, così come hanno fatto tanti altri sindaci, ma continua forte più che mai la richiesta di richiamo alle responsabilità delle strutture sanitarie responsabili”.

A Siracusa la campanella suonerà regolarmente dopo l’intervento del Tar di Catania, che ha fermato l’ordinanza del sindaco. Lezioni in presenza anche a Caltanissetta.

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