Cenone di Capodanno, gli italiani hanno speso 1,7 miliardi - QdS

Cenone di Capodanno, gli italiani hanno speso 1,7 miliardi

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Cenone di Capodanno, gli italiani hanno speso 1,7 miliardi

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domenica 03 Gennaio 2021

Il 94% degli italiani ha consumato il cenone nelle proprie case. Soltanto il 6% si è recato da amici e parenti.

Per il cenone di fine anno gli italiani hanno speso un importo di 1,7 miliardi di euro per i cibi e le bevande, con un calo del 32% rispetto allo scorso anno a causa principalmente della chiusura di ristoranti, trattorie, pizzerie, pub e agriturismi per l’emergenza Covid. Ma anche delle ridotte disponibilità economiche delle famiglie colpite dalla crisi economica legata alla pandemia. È quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixè sul bilancio del primo Capodanno blindato degli italiani costretti a passare San Silvestro in casa per le misure di restrizione imposte dalla pandemia.

Un cenone “atipico” per festeggiare il nuovo anno

La quasi totalità degli italiani (94%) ha deciso di consumare il cenone nelle proprie case, per una media complessiva a tavola di meno di 4 persone (3,7) contro le 9 dello scorso anno. Una scelta obbligata dall’istituzione della zona rossa in tutto il Paese, anche se c’è una minoranza di 3 milioni di cittadini (6%) che – sottolinea la Coldiretti – non ha rinunciato a festeggiare da parenti o amici, approfittando della possibilità di ospitare al massimo due persone non conviventi, oltre a minori sotto i 14 anni. Per compensare l’assenza delle grandi tavolate del passato, gli italiani si sono sfogati soprattutto in cucina, con il 90% che ha preparato il cenone, a fronte di un 10% che lo ha ordinato con l’asporto o consegna a domicilio.

La maggioranza delle tavole sono state imbandite con menù a base di prodotti o ingredienti nazionali con una spesa stimata – continua la Coldiretti – in 600 milioni di euro per pesce e le carni compresi i salumi, 350 milioni di euro per spumante, vino ed altre bevande, 200 milioni di euro per dolci, 300 milioni di euro per ortaggi, conserve, frutta fresca e secca, 150 per pasta e pane e 100 milioni di euro per formaggi e uova.

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