La sinergia tra Italia e Francia sulle attività operative dei due corpi coinvolge diversi campi, dalla tutela dell’ambiente alla lotta al cybercrimine. Il generale Luzi: “Molto in comune, come il quartiere dello Zen”
PALERMO – Nella mattinata di ieri, 20 settembre, presso il Comando Legione Carabinieri “Sicilia”, nella caserma Carlo Alberto Dalla Chiesa, si è tenuto un incontro con la stampa per fare il punto sulla cooperazione tra Italia e Francia e sulle attività operative sia essere sia in progress. È stato questo lo scopo che ha portato nella capitale dell’Isola il Comandante generale dell’Arma dei carabinieri, generale di corpo d’armata Teo Luzi, e il suo omologo, il direttore generale della Gendarmerie nationale française, generale Christian Rodriguez. Presenti anche il Comandate della Legione, il Generale di Divisione Giuseppe Spina e il Comandante provinciale di Palermo, Generale di Brigata Luciano Magrini.
I campi di collaborazione delle due Forze di Polizia sono molteplici
I campi di collaborazione delle due Forze di Polizia sono molteplici e vanno dallo scambio di esperienze nei comparti della tutela ambientale, della salute e del patrimonio culturale, al settore della formazione, delle investigazioni e del cybercrime. Uno sforzo profuso sinergicamente che consente alla Gendarmeria nazionale francese e all’Arma dei Carabinieri di presentarsi al cospetto delle rispettive comunità di riferimento e a livello internazionale come Istituzioni forti, coese e autorevoli. Non a caso, proprio il contrasto al cybercrime, problematica oggi sempre più attuale è tra i temi trattati durante l’incontro.
Insieme per combattere il cybercrime
“Conosciamo solo il 20% di quello che avviene nel web, soprattutto in quello sommerso, nel cosiddetto dark web” ha dichiarato Rodriguez. “Questi criminali sono molto duttili e dinamici – ha proseguito – e oggi è necessario trovare il modo più opportuno e al contempo dinamico e efficace per potere rispondere adeguatamente. Si tratta di un’attività che ha annullato il tradizionale concetto di confine tradizionale perché quest’attività non ha confini e, per noi, è fondamentale lavorare in cooperazione con l’Italia per potere contrastare adeguatamente questi crimini. Tra i Carabinieri e la Gendarmerie française c’è una relazione quotidiana, con degli scambi regolari”.
“È in atto un’intensa collaborazione – ha dichiarato il direttore generale della Gendarmeria nazionale francese, generale Christian Rodriguez – per contrastare il cybercrime tra la gendarmeria francese e i Carabinieri. Questi tipi di reati non hanno confini e bisogna lavorare insieme per contrastare i gruppi criminali che operano in diverse zone del mondo. Per questo abbiamo una formazione condivisa con scambi regolari. È fondamentale per cercare di contrastare questi fenomeni riuscire a gestire i Big Data”.
A questo proposito, rispetto alle attività correnti dell’Arma e al coordinamento internazionale, il generale Luzi ha spiegato che “a Milano abbiamo costituito una sezione che si occupa esclusivamente di criptovalute e lotta al riciclaggio” e, inoltre, “abbiamo un coordinamento che ci permette di mantenere una relazione tra popoli, ma quello europeo è un modello estremamente seguito”. “Con la gendarmeria francese – ha detto il generale Luzi – condividiamo i valori. L’unico limite (sorridendo, nda) è la lingua perché per tutto il resto c’è grandissima intesa. Di recente, proprio nell’ambito della costante collaborazione che esiste tra noi, abbiamo mandato per la formazione una compagnia di marescialli in Francia e una compagnia di omologhi francesi è venuta in Italia. Lo stesso modello di condivisione è in essere anche con la Guardia civil spagnola e con la Gendarmeria portoghese. C’è un network che di chiama Fiep, un’associazione internazionale della Gendarmerie a cui partecipano 21 paesi che si scambiano tra loro informazioni in modo constante. Quest’anno – ha concluso Luzi – il presidente sono io e a ottobre cederò la guida alla Francia. Un modo anche per tessere delle visioni di lotta al crimine e assistenza alle rispettive popolazioni con questi apparati, che hanno molto in comune”.
La Fiep è un’associazione di Gendarmerie e Forze di Polizia nazionali con status militare. L’obiettivo della struttura transnazionale, creata dalle forze militari di Francia, Italia, Spagna e Portogallo, è quello di ampliare e rafforzare le relazioni reciproche, promuovere una riflessione innovativa e attiva sulle forme di cooperazione di polizia e valorizzare il suo modello di organizzazione e le sue strutture all’estero. L’Arma dei Carabinieri e la Gendarmeria Nazionale della Repubblica Francese sono sorelle fin dalle loro origini. Entrambe sono state istituite nel periodo napoleonico e, come quelle di Spagna e Portogallo, hanno la caratteristica di essere una forza militare.
“Abbiamo molto in comune con la Francia – ha detto ancora il generale Luzi – come, ad esempio il quartiere palermitano dello Zen, che ben conosco. L’idea di aprire lì una caserma dei Carabinieri, in un quartiere in cui non era possibile entrare, fu del generale Vittorio Tomasone, poi io l’ho portata avanti. Non è stato semplice sia per lungaggini amministrative sia per gli ostruzionismi che ci sono stati ma oggi, dopo oltre 10 anni, si può affermare che è stato uno dei piccoli segnali vincenti in questa città. La Francia ha le Banlieues, che sono tanti Zen messi insieme dove la Gendarmerie riesce a farsi accettare per cultura e umanità”.