Carcere di Siracusa, agente di Polizia penitenziaria aggredito

Carcere di Siracusa, agente di Polizia penitenziaria aggredito da un detenuto

Carcere di Siracusa, agente di Polizia penitenziaria aggredito da un detenuto

Redazione  |
sabato 17 Agosto 2024

Il poliziotto è stato accompagnato all’ospedale Umberto I per le cure del caso

Nuovo caso di aggressione nella giornata di ieri all’istituto carcerario di Siracusa di contrada Cavadonna. A denunciare quanto accaduto sono il coordinatore provinciale della Cgil Polizia Penitenziaria, Giuseppe Argentino e il rappresentante locale della casa circondariale Giovanni Morana.

Agente di Polizia penitenziaria aggredito in carcere a Siracusa, la ricostruzione

Secondo quanto ricostruito dai due esponenti sindacali un detenuto del circuito Alta Sicurezza avrebbe aggredito un operatore di Polizia Penitenziaria verso le 21 di ieri sera. Il detenuto simulando un malore e con il pretesto di recarsi in infermeria, all’uscita dalla camera di pernottamento si sarebbe repentinamente avventato sul malcapitato agente che lo avrebbe dovuto accompagnare in infermeria.

Il poliziotto caduto al suolo a seguito dell’aggressione è stato accompagnato all’ospedale Umberto I di Siracusa per le cure del caso e allo stesso sono stati riconosciuti diversi giorni di prognosi a causa della rottura del timpano e per le varie ecchimosi al volto.

Agente di Polizia penitenziaria aggredito in carcere a Siracusa, il sindacato: “Scarse risorse umane a disposizione”

“Questa organizzazione sindacale – dicono Argentino e Morana – esprime la propria vicinanza al collega coinvolto, ed a tutti gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria che ogni giorno operano con abnegazione e senso del dovere presso la casa circondariale di Siracusa con elevato sacrificio per poter fronteggiare ogni evento che si verifichi nonostante le scarse risorse umane a disposizione.”

Il sindacato, inoltre, nel denunciare tali gravi eventi, “chiede ai superiori uffici, non solo di allontanare questi elementi che destabilizzano ogni istituto in cui si trovano, ma a prendere seri ed incisivi provvedimenti che possano servire da deterrente al verificarsi di tali delittuosi eventi. Più volte si è chiesto l’apertura di un reparto presso l’istituto dell’isola di Asinara o di Pianosa, al fine di meglio contenere chi si macchia di violente aggressioni a detenuti od Agenti.”

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