ROMA – “Da oltre 45 anni il Quotidiano di Sicilia percorre una strada di crescita, nonostante le difficoltà del settore editoria, sfruttando le innovazioni digitali all’insegna del pluralismo e per una equilibrata informazione dei cittadini. Sin dalla sua fondazione nel 1979 al timone di questa testata c’è stato il direttore Carlo Alberto Tregua, al quale formulo i migliori auguri per la longevità del suo incarico, che lo rende ‘Direttore Decano dei Quotidiani italiani’”. Sono queste le parole con cui il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Bartoli, ha voluto riconoscere al nostro direttore il titolo in questione.
L’Odg ha dunque voluto insignire Tregua per il suo impegno decennale in una testata che, ormai prossima a compiere 46 anni, è riuscita a ritagliarsi un ruolo di primissimo piano in Sicilia e uno spazio sempre più rilevante anche a livello nazionale, in particolare grazie al progetto “L’Italia vista da Sud” che cerca di ribaltare i classici schemi di un’informazione che tende troppo spesso a dimenticare il Mezzogiorno.
Un Meridione che, come Tregua ha detto e scritto più volte, non può più essere considerato soltanto come un problema da risolvere ma come un’opportunità di crescita per il Paese. Una realtà che, da vagone quale attualmente è, deve diventare locomotiva d’Italia.
Un Mezzogiorno propulsivo e ricco di talenti da valorizzare è proprio quello che il direttore Tregua ha cercato di far emergere, sempre “nero su salmone”, come gli piace ripetere, sulle pagine del Quotidiano di Sicilia, mai tenero che le numerose criticità che continuano a penalizzare l’Isola, ma allo stesso tempo sempre convinto nelle possibilità di riscatto di questa terra.
Il cuore del Quotidiano da lui fondato sono sempre state le inchieste e gli approfondimenti, che trovano sempre ampio spazio all’interno del suo giornale, attraverso un’informazione “investigativa” che non ha mai voluto guardare in faccia nessuno e che ha sempre cercato di mettersi al servizio dei lettori e dei cittadini in generale. Non a caso, tra gli slogan della testata, c’è il motto: “Antipatici perché onesti”.
Una linea editoriale ben chiara che si manifesta anche nel QdS.it – fratello minore (solo per ragioni anagrafiche) del quotidiano cartaceo – che a partire da ottobre si rinnoverà, sotto la direzione di Raffaella Tregua. La trasformazione produrrà un quotidiano digitale ancora più accessibile, bello da vedere, facile da usare e costantemente aggiornato, che da sempre ha come focus quello di informare con rigore, chiarezza e responsabilità.
Questa mattina alle ore 10,30, nella sede del Quotidiano di Sicilia, in via Principe Nicola 22, a Catania, si terrà una conferenza stampa sul “Direttore decano dei quotidiani italiani” e sul nuovo QdS.it. Interverranno il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Concetto Mannisi, il vice segretario regionale dell’Associazione nazionale della stampa, Filippo Romeo, il direttore del Quotidiano di Sicilia, Carlo Alberto Tregua e la direttrice del QdS.it, Raffaella Tregua. Sarà presente Marta Tonani, Responsabile Editori News Nazionali e Locali della società Evolution Group, in rappresentanza anche dell’amministratore delegato Marco Lenoci. Evolution Group sarà il partner tecnico e responsabile della gestione programmatic del QdS.it. A moderare l’incontro sarà Giuseppe Lazzaro Danzuso.
Una vita che “è stata un’impresa” (anche editoriale)
Carlo Alberto Tregua nacque a Catania l’8 novembre del 1940. Maggiore di quattro fratelli, si laureò in Economia e commercio nel 1962, divenendo poi assistente alla cattedra di Geografia economica dell’Università di Catania, dal 1962 al 1965. Diventò dottore commercialista nel 1968 e revisore contabile nel 1976, fu poi docente ordinario di Organizzazione turistico-alberghiera di Istituti di Stato, dal 1976 al 1991.
Economista, giornalista, è fondatore, editore e direttore responsabile del Quotidiano di Sicilia, dal 1979. È tesoriere della Federazione italiana editori giornali (dal 2009 al 2012, 2018 al 2026). È stato presidente della categoria nazionale editori minori della Federazione italiana editori giornali, dal 2001 al 2008.
Ha ideato e condotto 18 puntate della trasmissione Radio Rai “La Sicilia in Europa, l’Europa in Sicilia”, nel 1990; ha ideato e condotto 184 puntate della rubrica “Il cittadino protagonista”, trasmesse nel telegiornale di TeleEtna, dal 1992 al 1996. Un appuntamento che continua ancora, anche sul QdS.it.
Il suo impegno si è distinto anche nel mondo dell’imprenditoria: è stato componente del Comitato amministrativo dell’Irfis, dal 1981 al 1991, componente della Giunta della Camera di Commercio di Catania, dal 1987 al 1993 e ancora componente Comitato direttivo del Consorzio Asi di Messina, dal 1984 al 1987. La sua esperienza nell’ambito imprenditoriale, delle tematiche connesse alla crescita economica del territorio, al mondo delle professioni e delle istituzioni spiegano la sua presenza nelle istituzioni come esperto della Presidenza Regione Siciliana, nel 1987.
Nel corso della carriera ha fondato: nel 1970 Galaxi Electronic Company (Milano); nel 1973 Industria mediterranea elettronica (Catania), nel 1977 Associazione penta-provinciale Pmi- Sicilia; nel 1979 Ediservice, società editoriale del “Quotidiano di Sicilia” e “Sicilia Imprenditoriale”, nel 1980 Apifidi, Consorzio Regionale Fidi, e Apistudi, Centro studi siciliano; nel 2006 la Fondazione Euromediterranea Onlus-Sicilia; ancora nel 2006 il Qds.it; nel 2012 la Fondazione Etica e Valori Marilù Tregua.
Ha pubblicato quarantasei libri che raccolgono gli editoriali pubblicati su ogni edizione del Quotidiano di Sicilia.

