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Carlo Buccirosso, tra teatro e cinema, il pensiero di “un italiano per bene”

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Carlo Buccirosso, tra teatro e cinema, il pensiero di “un italiano per bene”

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lunedì 31 Gennaio 2022

In esclusiva per il Quotidiano di Sicilia, Carlo Buccirosso ha raccontato lo spettacolo da lui scritto ed interpretato, “La rottamazione di un italiano per bene” in scena a Catania sino al 6 febbraio

In esclusiva per il Quotidiano di Sicilia, l’attore Carlo Buccirosso ha raccontato lo spettacolo da lui scritto ed interpretato, “La rottamazione di un italiano per bene”,  in scena fino a Domenica 6 Febbraio al Teatro Abc di Catania, soffermandosi anche sui progetti futuri.

Cosa ci puoi dire dello spettacolo?

“Temo che sarà un argomento sempre attuale, anche se mi auguro che non sia così. Lo spettacolo racconta della crisi finanziaria di un cittadino qualunque, in questo caso Alberto Pisapia. Gli errori e gli aiuti commessi in passato dallo Stato Italiano, siamo obbligati a doverli scontare in qualche modo noi tra il governo, l’agenzia delle entrate e la pandemia”.

E’ la storia di un piccolo imprenditore che gestisce un ristorante e che si ritrova in gravi difficoltà, ormai, sull’orlo dell’fallimento. Seppur la famiglia ancora non si arrende, lui, invece, è quasi arreso psicologicamente e tenta il suicidio. Inoltre vi è anche l’aspetto comico della commedia, in quanto in casa è presente l’“uomo nero”, ovvero  la suocera, Clementina, che tra l’altro è una funzionaria dell’agenzia delle entrate”.

Il dilemma, che il protagonista si pone verso la parte finale dello spettacolo è: Rottamare o non Rottamare?  Ovvero, se sia più nobile scendere a compromessi con lo stato italiano oppure “venire alle armi” come diceva Shakespeare. Egli, infatti, intuiva che l’unico modo per fronteggiare i soprusi dello Stato fosse il suicidio del contribuente, seppur sia un’idea malsana. La rottamazione viene proposta al contribuente come una salvezza, un dono da parte dello Stato. In realtà non è così, se accetti la rottamazione, infatti, ogni due mesi sei costretto a pagare delle rate gigantesche trovandoti in una situazione di grave rischio in quanto se salti una di queste rate dovrai pagarle tutte insieme. La realtà è che probabilmente bisognerebbe adottare il buon senso piuttosto che la rottamazione. E’ proprio questo che manca nel sistema. Spesso, infatti,  vanno nel mezzo solo quelli che pagano sempre le tasse e gli evasori la fanno franca.”

Come avrebbe reagito Carlo Buccirosso al posto di Alberto Pisapia?

“Io scrivo quello che penso. In Alberto Pisapia mi rivedo in tanti pensieri,  anche nei momenti di follia, in quanto lui nel secondo atto perde anche il cervello. Il suo pensiero, seppur espresso in momenti di follia è il mio. Anzi, mi permetto di dire tante cose proprio perché sta fuori di testa.  L’ottanta per cento di quello che dice Pisapia è il mio pensiero, tralasciando soltanto il gesto del suicidio.”

Quali sono i tuoi progetti futuri?

“Mentalmente lavoro sempre a progetti teatrali. Ho scritto già un altro spettacolo, ovvero “Due vedovi allegri”, che vede la partecipazione di Biagio Izzo, con il quale mi auguro di tornare a Catania la prossima stagione. Inoltre, quest’anno, usciranno due film, “Tutti a Bordo” di Andrea Zalone ed “Il giorno più bello” di Luca Miniero.”

Antonio Licitra

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