Avviato confronto con l’Amministrazione comunale per valutare i possibili provvedimenti a sostegno delle imprese messe in ginocchio da Covid e continui rincari dei costi delle materie prime
RAGUSA – Gli aumenti incredibili a cui assistiamo nelle ultime settimane stanno mettendo in ginocchio famiglie e imprese.
Il Covid aveva già assestato un duro colpo all’economia di tutta Italia e anche in provincia non si respira di certo un’aria distesa. Adesso sono arrivati gli incredibili aumenti delle bollette e quelli delle materie prime che stanno preoccupando parecchio aziende e loro rappresentanti.
È proprio per questo motivo che la Cna territoriale di Ragusa ha avviato un primo confronto con l’Amministrazione comunale del capoluogo ibleo per valutare quali potrebbero essere i provvedimenti da adottare a sostegno delle imprese.
“Abbiamo posto all’attenzione dell’Amministrazione comunale – ha sottolineato Federica Muriana, presidente territoriale di Cna ristorazione – l’esigenza di trovare rapide soluzioni per agevolare le imprese della città, dalla riduzione della Tari, alla detassazione del suolo pubblico anche dopo il superamento dello stato di emergenza nazionale. Riflettori puntati, nello specifico, su bar, pub, pizzerie e ristoranti assieme alle altre imprese del settore”.
“Adesso – ha aggiunto ancora Muriana – dobbiamo pensare a riorganizzare il settore e a garantire la migliore accoglienza dei clienti. Abbiamo registrato senso di responsabilità da parte del sindaco il quale, senza lanciarsi in proclami generalistici, ha accolto il ragionamento portato avanti dalla nostra associazione per tutelare le imprese della ristorazione ragusana”.
Durante l’incontro si è discusso anche di un’altra questione, ossia l’approvvigionamento idrico.
“L’incontro – ha sottolineato la responsabile della Cna comunale, Antonella Caldarera – è servito, infatti, anche per affrontare l’argomento concernente la fornitura del servizio idrico dopo che, in forza dell’art. 32 comma 3 della L.R. 1/2019, il comune di Ragusa ha preso in consegna i pozzi e gli impianti idrici del consorzio Asi Ragusa in liquidazione, gestiti dall’Irsap, con decorrenza dal 1° ottobre 2021”.
“Pertanto – ha aggiunto Caldarera – le imprese insediate nella zona industriale si ritrovano a instaurare un nuovo rapporto contrattuale per la fornitura dell’acqua con il comune di Ragusa. Il tutto per un importo di circa 300 euro e quindi oneroso per la tasca delle imprese in un momento storico come questo”.
“Il sindaco – ha concluso la responsabile della Cna – ci ha garantito la massima disponibilità per verificare e valutare come è possibile intervenire in merito senza gravare ulteriormente sulle tasche delle stesse imprese”.
La Giunta municipale di Ragusa, rappresentata dal sindaco Peppe Cassì e dall’assessore allo Sviluppo economico Giovanna Licitra ha assicurato che sono già allo studio degli interventi mirati per aiutare le pmi operanti sul territorio comunale, al fine di superare questa delicata fase di ripresa.