Caro bollette, la Cna Ragusa è pronta alla mobilitazione - QdS

Caro bollette, la Cna Ragusa è pronta alla mobilitazione

Stefania Zaccaria

Caro bollette, la Cna Ragusa è pronta alla mobilitazione

martedì 04 Ottobre 2022

Trasmessa in prefettura una nota per concordare una data in cui organizzare la protesta, le chiusure sono sempre più numerose: "Così le aziende non riusciranno ad andare avanti"

RAGUSA – Le imprese non possono andare avanti così ancora per molto. Sono tante, infatti, quelle che hanno già abbassato le saracinesche perché le bollette sono diventate troppo care. La Cna sta cercando di supportare le aziende ma finora non è stata ancora trovata una soluzione valida al problema. Adesso si pensa a una mobilitazione.

“Una grande manifestazione di protesta – hanno detto dalla sede iblea della confederazione – da tenersi il prima possibile. Per evidenziare l’impossibilità delle imprese locali di andare avanti a causa del caro energia”.

La Cna territoriale di Ragusa ha trasmesso una nota alla prefettura di Ragusa affinché possa essere concordata il prima possibile la data di questa mobilitazione.

La decisione è stata presa a seguito della riunione tenutasi nei giorni scorsi nella sede Cna con i presidenti dei mestieri e dei raggruppamenti d’interessi, insieme ai rispettivi coordinatori, alla presenza dei componenti della presidenza territoriale e del presidente territoriale Giuseppe Santocono con il segretario territoriale Carmelo Caccamo.

“È stato ancora una volta di più evidenziato che, a causa di quello che sta accadendo – hanno detto i vertici della Cna territoriale di Ragusa – le aziende così non riusciranno più ad andare avanti ed è stato quindi stabilito di manifestare plasticamente lo stato di fatto di una situazione incredibile anche perché non si registrano provvedimenti di sorta che avrebbero permesso di evitare questo stato di agitazione. Ecco perché è stato valutato che occorra passare necessariamente alla manifestazione esterna”.

“Alla stessa – hanno aggiunto – la Cna ha intenzione di invitare a partecipare i sindaci dei Comuni iblei, i presidenti dei Consigli comunali e gli stessi consiglieri comunali che intrattengono un rapporto diretto con i cittadini. Raccogliere la solidarietà di questi rappresentanti istituzionali sarebbe un fatto molto importante per dare ulteriore slancio a una protesta che deve decollare il prima possibile alla luce del fatto che le imprese locali rischiano di chiudere i battenti impoverendo il tessuto produttivo della provincia di Ragusa”.

Non ci sono dubbi sul fatto che non si possa più attendere che arrivino provvedimenti, si è già in ritardo perché dopo la boccata d’ossigeno della stagione estiva, adesso le imprese stanno soffrendo maledettamente.

“È indispensabile fare sentire nella maniera più pressante possibile la nostra voce – hanno sottolineato ancora dalla Cna – Il momento è drammatico per tutte le categorie produttive a causa dell’aumento dell’energia elettrica, carburanti, gas e materie prime, da un lato, e del blocco delle cessioni di credito e dei ritardi dell’agenzia di Riscossione nelle rateizzazioni per il rilascio del Durc, dall’altro lato”.

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