Caro bollette, la Sicilia oggi torna in piazza con le 16 proposte contro la crisi

Caro bollette, la Sicilia oggi torna in piazza con le 16 proposte contro la crisi

Daniele D'Alessandro

Caro bollette, la Sicilia oggi torna in piazza con le 16 proposte contro la crisi

lunedì 07 Novembre 2022

Manifestazione oggi a Palermo di imprenditori e lavoratori per dire basta ai rincari e chiedere al governo regionale interventi urgenti: in programma un lungo corteo in centro

La Sicilia torna in piazza per protestare contro il caro bollette.

Oltre alla chiusura dell’attività in tutta la Sicilia, la mobilitazione partirà alle 10 con il raduno di tutti i partecipanti in piazza Croci a Palermo, dal quale poi avrà il via il corteo che giungerà sino a piazza Verdi, davanti al Teatro Massimo.

Proprio qui, successivamente, i rappresentanti delle sigle promotrici della manifestazione apriranno il loro comizio.

Trattasi di un grido d’aiuto unanime sulla sofferenza che migliaia di famiglie e lavoratori stanno vivendo in questo difficile periodo storico ed economico.

I sindacati organizzatori

Ance Sicilia, Ascom Sicilia, Casartigiani Sicilia, Cia Sicilia, Cidec Sicilia, Claai Sicilia, Cna Sicilia, Confagricoltura Sicilia, Confartigianato Sicilia, Confcommercio Sicilia, Confcooperative Sicilia, Confesercenti Sicilia, Confindustria Sicilia, Copagri Sicilia, Legacoop Sicilia, Movimento Terra è Vita, Cgil Sicilia, Uil Sicilia, Associazione Un.I.Coop. e Adoc Sicilia.

Sono queste le sigle promotrici della manifestazione, con la quale si richiedono misure urgenti per poter cambiare lo stato delle cose ed evitare il collasso economico-produttivo dell’intera Sicilia.

“Quella di giorno 7 novembre non vuole essere una serrata né tantomeno uno sciopero – afferma Pippo Glorioso, segretario provinciale della Cna di Palermo – ma una manifestazione democratica per chiedere a gran voce che il governo ascolti le nostre richieste, per tutelare le fasce più fragili, e intervenga concretamente. Secondo i dati dell’Ocse e del Fondo Monetario siamo già in recessione e l’inflazione è quasi al 12%. Sono dati allarmanti che porteranno la nostra società isolana in ginocchio se non si interviene”.

Le 16 proposte anti caro bollette

Ecco, in 16 punti, le proposte lanciate dai sindacati per contrastare il caro bollette:

  • tetto immediato e concreto al prezzo dell’energia;
  • moratoria di 12 mesi, suscettibile di proroga per ulteriori 12 mesi per le rate delle bollette in scadenza entro il 31/12/2023;
  • ampliamento dell’orizzonte temporale per consentire la rateizzazione delle bollette almeno fino a giugno 2023;
  • incremento del credito d’imposta per il caro energia elettrica per un passaggio dal 30% al 50% e introduzione di un meccanismo con slittamento del termine per l’utilizzo dello stesso credito d’imposta legato all’energia, ma anche al gas(ex art.1 DL 144 del 23/9/2022 co.1-4);
  • finanziamenti a tasso agevolato alle imprese per rispondere alle esigenze di liquidità determinate dall’aumento del prezzo dell’energia elettrica;
  • promozione, anche attraverso l’introduzione di uno specifico credito di imposta del 50%, degli impianti fotovoltaici per autoconsumo delle Pmi utilizzando le superfici dei capannoni e prevedendo semplificazioni nelle relative autorizzazioni e nelle fasi di connessione alla rete;
  • sospensione dei distacchi per morosità;
  • ristoro per le PMI utilizzando le risorse regionali disponibili sull’attuale programmazione per creare nuova liquidità atta a compensare il peso del costo energetico già sostenuto;
  • azzeramento degli oneri generali di sistema almeno per il primo semestre 2023 e, a regime, la riforma strutturale della bolletta attraverso la traslazione, anche parziale, degli oneri generali di sistema sulla fiscalità generale e la previsione della redistribuzione del carico contributivo al sistema degli oneri tra le diverse categorie di utenti sulla base degli effettivi livelli di consumo;
  • prelievo di solidarietà sugli extra-profitti – per tutta la durata dell’emergenza – delle imprese di vendita di energia ai fini dell’abbattimento delle bollette delle Pmi e rafforzamento dell’attività di verifica di eventuali speculazioni su forniture di energia erogata;
  • riforma del mercato elettrico e del gas con l’obiettivo di favorire meccanismi più efficienti e meno onerosi nella formazione del prezzo;
  • stabilizzazione delle agevolazioni relative agli ecobonus nel prossimo quinquennio in modo da implementare la produzione da fonti totalmente rinnovabili;
  • aumento del valore dei bonus energetici e allargamento della platea dei beneficiari attraverso l’innalzamento del tetto Isee; promozione e sviluppo delle Comunità energetiche;
  • credito d’imposta per tutto il 2022 e il primo semestre 2023 per l’acquisto del carburante agricolo;
  • un adeguato e immediato programma di promozione per l’ortofrutta che ha subito notevoli cali di vendita.

Schifani: “Ascolterò i sindacati, da sempre alla ricerca di soluzioni per aiutare le famiglie”

Si terrà oggi l’incontro tra il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e una delegazione delle associazioni di categoria che manifesteranno contro il caro bollette nel lungo corteo di Palermo. “Ascolterò le istanze dei rappresentanti delle sigle che promuovono l’iniziativa – le parole di Schifani – Fin dal mio insediamento, tra le emergenze da affrontare, sono al lavoro per cercare di trovare strumenti e soluzioni che contribuiscano a risolvere questo problema che sta coinvolgendo famiglie e imprese, con gli strumenti a disposizione della Regione.

“Sono pronto a interloquire con il governo nazionale per manifestare i sentimenti di forte preoccupazione delle persone e delle imprese, nonchè la necessità di individuare misure adeguate a sostenere sia le nostre aziende che i nuclei familiari che stanno patendo gli aumenti dei prezzi di luce, gas e carburanti, in modo da scongiurare una crisi che potrebbe portare alla chiusura di centinaia di attività economiche”, ha concluso il presidente della Regione Siciliana.

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