Caro bollette, scatta protesta dei commercianti a Palermo - VIDEO - QdS

Imprese in ginocchio, si spengono luci e insegne: scatta la protesta a Palermo – VIDEO

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Imprese in ginocchio, si spengono luci e insegne: scatta la protesta a Palermo – VIDEO

Marco Gullà  |
venerdì 09 Settembre 2022

Luci spente contro il caro bollette a Palermo: è l'iniziativa di protesta organizzata da Fipe e Confcommercio. Video e dettagli.

Insegne e luci spente contro il caro bollette, scatta la protesta a Palermo. È l’ultima iniziativa di Confcommercio per mantenere alta l’attenzione su un problema che sta attanagliando imprese e ristoratori.

La Fipe e Confcommercio hanno presentato la manifestazione di protesta questa mattina in conferenza stampa a Palermo nella sede di Confcommercio Sicilia. Assieme a lui anche Antonio Cottone, vicepresidente vicario e presidente provinciale Fipe Palermo; Giovanni Trimboli, presidente del sindacato ristoratori della provincia di Catania, e Gianluca Manenti, presidente regionale Confcommercio Sicilia, che sta sostenendo la protesta.

Caro bollette, il perché della protesta a Palermo e le richieste

“Abbiamo subìto una crisi aziendale e di sistema“, dice Antonio Cottone spiegando le motivazioni della protesta. “Abbiamo subìto l’aumento delle materie prime e quello dei costi dell’energia. Tutto ciò senza avere potuto aumentare i listini, e ci chiediamo, d’altronde, che senso avrebbe avuto, visto che il nostro pubblico ha subìto gli stessi aumenti e fa, dunque, i conti con una spendibilità minore”.

“Essendo la Sicilia produttore di energia, è auspicabile uno scontro immediato su tutti i costi statali, accise e quant’altro. Chiediamo di abbassare il costo dei prodotti petroliferi alla pompa di distribuzione ma anche di istituire un tavolo di crisi. È inoltre da valutare la possibilità di spostare i pagamenti di tutti i prestiti con le banche a 30 anni, tipo prestiti di guerra, perché è come se ci trovassimo in guerra. E, ancora, sollecitare un aiuto agli istituti di credito affinché si carichino l’onere delle ultime quattro bollette per pagarle a trent’anni”.

“Avremo – ha concluso il presidente regionale Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti – default aziendali con indebitamenti di azione che sono usciti dalla pandemia con difficoltà. Ma, soprattutto, subiremo il ritorno a una nuova regressione da cui difficilmente usciremo in tempi brevi. Insomma, ci confronteremo con una crisi di lunga durata e per di più imprevedibile. Una crisi da cui la Sicilia uscirà con le ossa rotte”.

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