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Caro gasolio, rischio caos in Sicilia, “Pronti a scioperare e bloccare tutto”

Caro gasolio, prezzi alle stelle, attraversamento del ponte sullo Stretto sempre più caro e situazione insostenibile. Intervista di qds.it a Salvatore Bella, segretario regionale Fai Sicilia – Conftrasporto, che parla di quanto sta succedendo alla sua categoria e ai problemi che potrebbero nascere e che già ci sono. Fino alle ipotesi più estreme, in caso di mancati accordi e soluzioni, come quello del blocco totale.

Le parole di Bella

“Il prezzo del gasolio per autotrazione ormai supera 1,70 euro/litro, rispetto ai primi mesi del 2021 è aumentato di circa il 30% e non ci consente più di andare avanti – dice Bella -. In Sicilia il problema è ancora maggiore perchè geograficamente più distanti rispetto alle altre regioni d’Italia dai mercati. Bisogna infatti considerare che la maggior parte dei prodotti che esportiamo dalla Sicilia sono ortofrutticoli: è impossibile fare gravare sulle tariffe di trasporto questi aumenti altrimenti i nostri prodotti uscirebbero fuori mercato, rimanendo meno competitivi rispetto agli stessi prodotti provenienti, ad esempio, dalla Spagna o dalla Francia.

O soluzioni o sciopero

“Per noi le possibili soluzioni – continua Bella – sono sgravi fiscali sulle accise e contributo strutturale e cospicuo a fondo perduto sulle autostrade del mare da riconoscere direttamente agli autotrasportatori. Attendiamo l’esito dell’incontro tra il Ministro Giovannini e la rappresentanza nazionale dell’autotrasporto prima di assumere qualunque decisione. Ovviamente in assenza di misure importanti ed urgenti la categoria non sarà disposta a tollerare oltre, e non escludiamo anche lo sciopero e di bloccare tutto”.