Caro voli, ma anche caro traghetti per il periodo estivo in Sicilia e non solo. Il report dell'Adiconsum Sardegna
Caro voli, ma anche caro traghetti per il periodo estivo in Sicilia e non solo. Come affermato da Adiconsum Sardegna e dal suo report sui costi dei collegamenti marittimi in Italia, è stato evidenziato come alcuni spostamenti in nave per l’estate posso raggiungere anche cifre paragonabili a uno stipendio mensile di un lavoratore medio.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI
La spesa media per metà agosto
Come riportato dall’analisi condotta da Adiconsum Sardegna, esiste il problema dei caro-traghetti in Italia, con prezzi che possono raggiungere anche quelli di uno stipendio mensile di un lavoratore medio in estate.
Lo studio, infatti, ha prospettato di partire per la sera del 16 agosto, arrivando a destinazione la mattina del 17 agosto per poi tornare sabato 24 agosto. In questo slot di tempo, la fascia di collegamento in traghetto più costosa è la Civitavecchia-Olbia, dove una famiglia con due bambini, un auto e la sola poltrona (più posto libero per il ritorno) spenderebbe minimo 1324 euro. Questa tariffa, sale a 1640 euro se si sceglie di viaggiare in una cabina interna.
Anche la Sicilia coinvolta nel caro traghetti
Chiaramente, anche la Sicilia è al centro del cosiddetto caro-traghetti. Nello stesso periodo selezionato per Olbia da Civitavecchia (16-24 agosto), una nave da Livorno a Palermo viene a costare circa 1.100 euro con andata in cabina interna (ma al ritorno posto libero). Da Genova al porto di Palermo, siamo invece sui 1.210 euro con le stesse condizioni, così come Napoli-Palermo (ma con la cabina al ritorno, il posto libero all’andata) a circa 920 euro.
Caro-traghetti, il commento del presidente Giorgio Vargiu
“Non bastava il caro-voli, il caro-autonoleggio e il caro-taxi: all’elenco si aggiunge a buon titolo anche il caro-navi, per completare il quadro terribile dei costi dei trasporti per la Sardegna e in Sardegna – commenta il presidente Giorgio Vargiu -. La situazione appare quanto mai allarmante, con l’esplosione di tariffe non giustificate da un reale aumento dei costi per la produzione del servizio di trasporto navale. Dai dati emerge che il trasporto marittimo non è un mercato sano e concorrenziale, e che le tariffe sono livellate verso l’alto. Le compagnie sfruttano l’attrattività della Sardegna per aumentare il prelievo dalle tasche di coloro che vogliono trascorrere le vacanze sull’isola e, così facendo, diminuiscono il budget a disposizione delle famiglie da spendere nelle attività economiche della Sardegna, con immensi danni per tutte le attività locali”.