Possibili effetti negativi dell’impennata dei costi sul funzionamento del mercato, l’Autorità vuole vederci chiaro
SICILIA – Si avvicina il periodo natalizio e, con esso, la fiammata dei prezzi dei biglietti aerei torna a pesare come un macigno sui siciliani che hanno in programma un ritorno a casa per le festività. Dopo un’estate di fuoco in cui il Governo regionale ha dovuto affrontare polemiche e promesse che non hanno sortito effetti, arriva una notizia che lascia ben sperare: l’Antitrust avvierà un’indagine conoscitiva sugli algoritmi dei prezzi proposti ai passeggeri che viaggiano da e per Sicilia e Sardegna al fine di monitorare le compagnie aeree e arginare il fenomeno di mercato.
Schifani: “Finalmente si potrà fare chiarezza”
Il presidente di Regione Roberto Schifani commenta soddisfatto la notizia: “È la conferma che le nostre battaglie in difesa dei viaggiatori contro le distorsioni del sistema di determinazione dei prezzi sono fondate e giustificate dall’abnorme e intollerabile ripetersi del caro-biglietti anche in occasione delle prossime festività di fine anno. Grazie alla nuova legge, fortemente voluta dal ministro Urso, che conferisce maggiori poteri di indagine all’Antitrust, si potrà finalmente fare chiarezza su un meccanismo che reputo penalizzante per i siciliani e per quanti vogliano raggiungere la nostra Isola e, soprattutto, sarà possibile imporre alle compagnie comportamenti più corretti. È quanto abbiamo sempre auspicato. Le logiche di mercato non possono mirare soltanto al profitto, generando situazioni di cartelli di fatto ai danni di territori già penalizzati dalla loro collocazione geografica”.
Cosa farà l’Antitrust
Ed infatti, l’intenzione dell’Antitrust è proprio quella di indagare i possibili effetti negativi sul funzionamento del mercato e sulle condizioni di offerta ai consumatori legati all’uso degli algoritmi di prezzo e di approfondire le modalità di comunicazione al pubblico dei costi dei biglietti aerei e delle loro diverse componenti. Alla base di questa decisione c’è il fatto che, in concomitanza con la ripresa della domanda di trasporto aereo passeggeri, a partire dal 2022, sono stati rilevati, da soggetti istituzionali e non, livelli di prezzo elevati in corrispondenza dei periodi di picco di domanda. Non è un mistero, d’altronde, che le compagnie aeree adottino da anni sistemi di definizione dei prezzi che, grazie all’uso di algoritmi e di software per il trattamento dei dati, differenziano e adattano nel tempo i costi dei voli. I maggiori poteri all’Agenzia, però, da adesso prevedono che in considerazione delle nuove previsioni normative di cui all’art. 1 del dl Asset 104/2023 (convertito con modificazioni dalla legge 136/2023) l’Autorità potrà, a seguito dell’indagine conoscitiva, imporre alle imprese misure comportamentali o strutturali per eliminare le distorsioni della concorrenza o per raccomandare le opportune modifiche legislative e regolamentari così da migliorare il funzionamento dei mercati. Inoltre se nel corso del procedimento le imprese presentano impegni, l’Autorità potrà valutarne l’idoneità a risolvere le criticità rilevate e renderli obbligatori.
Pellegrino (FI): “Continueremo la battaglia”
Soddisfatto della notizia anche l’onorevole Stefano Pellegrino che dichiara al QdS: “L’avvio dell’indagine da parte dell’Antitrust sul caro-voli, che fa esplicito riferimento ai rilievi mossi nei mesi scorsi da diversi soggetti istituzionali fra cui certamente e prima di tutti il Governo regionale, conferma quanto da mesi sosteniamo e cioè che a danno dei siciliani e della Sicilia si è configurato e si configura tutt’ora un’azione che non ha niente a che vedere con il libero mercato e la concorrenza. Bene ha fatto il presidente Schifani in questi mesi a porre con forza la questione a tutti i livelli istituzionali e bene ha fatto da ultimo con l’adozione di un provvedimento che intanto, in attesa che l’azione delle Autorità Antitrust italiana ed europea facciano luce su quanto avvenuto, mette un freno alle tariffe venendo incontro alle necessità delle fasce più deboli della popolazione” conclude Pellegrino “Forza Italia continuerà a fare di questa battaglia un punto centrale della propria azione, supportando il Governo in ogni azione che sarà intrapresa a tutela dei siciliani”.
Marano (M5s): “Lontani dal poter cantare vittoria”
L’onorevole Jose Marano del M5s, invece, non canta vittoria e al QdS dice: “Che l’Antitrust avvii delle indagini e accenda un faro sulla problematica del caro voli non può che essere positivo ed un bene per tutti i cittadini, perché rappresenta già un deterrente per le eventuali compromissioni che potrebbero avvenire sul mercato. Quanto alla soluzione vera e propria dell’eccessivo costo dei biglietti per la Sicilia, invece, penso che siamo ancora lontani dal poter cantare vittoria. Accantonando per un attimo tutti gli annunci effettuati in quest’anno, i fatti concreti sono un Fondo nazionale istituito dal M5s, con una dotazione nel biennio 2023/2024 di 12,5 milioni di euro, ed un bando esplorativo rivolto alle compagnie aeree con un’ulteriore previsione nel 2023 di 5 milioni di euro degli stessi cittadini siciliani. L’1 dicembre è dietro l’angolo e sarò la prima ad essere felice dello sconto ricevuto dai cittadini siciliani!”